venerdì, Marzo 29, 2024

Scandalo Qatar-gate, parla Roberta Metsola: “Le pensioni vanno tagliate se condannati”

Sullo scandalo Qatargate, Roberta Metsola, presidente dell’Europarlamento, ha prospettato il taglio delle pensioni e altri provvedimenti nei confronti delle personalità coinvolte. “Sulle interferenze straniere avremmo dovuto vigilare di più” ha detto Metsola, precisando che questo controllo avrebbe dovuto riguardare non solo il Marocco e il Qatar, ma anche Paesi come la Russia e la Cina.
Pacchetto di 14 misure anti-corruzione La presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola ha proposto un pacchetto di 14 misure anti-corruzione, per prevenire un nuovo scandalo Qatargate: “Tutti i gruppi mi hanno detto di andare avanti”. “Alcune regole ci sono già: dichiarazioni sugli incontri, conflitto di interessi, chi ti paga, cosa dichiarare. Possiamo rinforzarle subito e renderle operative. E da subito fermiamo gli accrediti permanenti per gli ex europarlamentari. Per me è importante introdurre un sistema per cui non si può cominciare subito a fare lobbing”. Congelare lo stipendio e bloccare le pensioni Metsola ha spiegato di volersi assicurare “che ci siano sanzioni disponibili e rapide. Alcune sono già previste. Si può perdere lo stipendio. Un paio di gruppi hanno chiesto di andare oltre e di bloccare anche la pensione. Chi viene condannato a più di due anni di reclusione, perde la pensione. È un’ipotesi ma devo vedere se è legalmente possibile. Ciò che mi ha sorpreso di più non è stato che un Paese terzo cercasse di influenzare ma che una Ong sia stata utilizzata da un regime autocratico per corrompere. Sospetti? No. Mi sono resa però conto che c’era qualcosa di diverso quando si è svolta quella votazione in quella commissione. Forse si è arrivati al Qatar nelle indagini pensando che i manovratori fossero Russia e Cina. Siamo sempre preoccupati per questo genere di cose, ma il punto è che in questo caso ci sono riusciti”. Revoca dell’immunità La revoca dell’immunità per Cozzolino e Tarabella? “Lunedì dichiareroò l’apertura della procedura. Di solito questo iter dura 90 giorni. Abbiamo deciso di togliere 30 giorni”. Giorgi resta in carcere: udienza rinviata Intanto la Camera di consiglio del tribunale di Bruxelles ha deciso di rinviare al 26 gennaio la decisione sulla custodia cautelare di Francesco Giorgi, compagno dell’ex vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili e braccio destro dell’ex eurodeputato Antonio Panzeri, tutti in carcere nell’ambito del Qatargate. Giorgi, arrestato il 9 dicembre, si trova da un mese nella prigione brussellese di Saint-Gilles e in queste settimane ha riconosciuto di aver fatto parte di un’organizzazione utilizzata da Qatar e Marocco per condizionare gli affari europei.
Redazione
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