venerdì, Marzo 29, 2024

Elezioni regionali del Lazio, il candidato D’Amato: “Si torni a parlare di mafia”

Dopo il successo della prima edizione, lanciata in occasione delle elezioni politiche, torna la call to action “Parlate di mafia”, stavolta rivolta ai candidati alla carica di presidente e di consigliere regionale nel Lazio e in Lombardia. “Parlate di mafia” fu l’appello del giudice Paolo Borsellino quando a Palermo e in Sicilia la mafia non esisteva ma ammazzava centinaia di uomini e donne, nell’indifferenza generale. “Oggi non abbiamo più i morti per strada ma questo non significa che il potere mafioso sia meno pericoloso: continua ad essere la principale minaccia alla democrazia e alla libertà del nostro Paese.
La ragione di questa nostra campagna di sensibilizzazione – scrivono gli organizzatori – risiede nel fatto che il tema tiene raramente banco nel dibattito politico e sui media tradizionali, se non agli anniversari delle Stragi. E anche quando compare in qualche programma, non è mai al primo posto nell’agenda politica. Soprattutto quasi mai seguono i fatti”. Sia la Lombardia che il Lazio sono due regioni dove il fenomeno mafioso è purtroppo presente da decenni. Il rischio che una sottovalutazione spalanchi le porte alle organizzazioni mafiose negli appalti legati al PNRR e non solo è altissimo.
Ecco perché la richiesta a tutti i candidati di impegnarsi pubblicamente a portare avanti 7 impegni per i prossimi cinque anni e di mettere al centro della propria campagna elettorale il tema della lotta alla mafia.
Nelle due regioni non si è all’anno zero. Nel Lazio vi è la decennale esperienza del Comitato Legalità e Sicurezza, istituito dieci anni fa dal presidente uscente Nicola Zingaretti e da allora presieduto da Gianpiero Cioffredi, che per altro ha prodotto negli anni i rapporti “Mafie nel Lazio”. In Lombardia vi è l’esperienza della Commissione speciale antimafia, presieduta prima da Gian Antonio Girelli (2013-2018) e poi da Monica Forte (2018 ad oggi), che ha portato nel 2015 all’approvazione della cosiddetta legge regionale antimafia, di recente aggiornata. Pierfrancesco Majorino, candidato alla presidenza della Regione Lombardia e il candidato del centrosinistra del Lazio, Alessio d’Amato, hanno fatto sapere che hanno appena aderito alla campagna.
Redazione
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