venerdì, Aprile 19, 2024

Inchiesta sui rifiuti: la discarica di Civitavecchia al centro del processo

È entrato nel vivo ieri a Roma, con la deposizione del tenente colonnello Dario Burattini – all’epoca dei fatti nel 2021 al comando del Nucleo investigativo dei carabinieri del Noe durante l’indagine coordinata dalla procura di Roma – il processo a carico dell’ex dirigente della Regione Lazio Flaminia Tosini e l’amministratore della società Mad Valter Lozza, i quali devono rispondere di corruzione e turbata libertà degli incanti. Al centro del processo la discarica di Civitavecchia. “L’inchiesta è nata – ha affermato Burattini – da due esposti, il primo firmato dall’ex sindaco di Civitavecchia (ossia l’esponente del M5S Antonio Cozzolino ndr) quando la Regione Lazio, con un atto della Tosini, ha revocato la gestione della discarica al comune di Civitavecchia e l’ha affidata alla società Mad di Lozza. L’altro esposto è stato fatto nel 2019 dal rettore dell’università agraria di Bracciano che denunciava il deposito di terra e roccia da parte di mezzi della Mad in un terreno di proprietà dell’università. Materiale che proveniva da scavi fatti in prossimità della discarica di Fosso Crepacuore a Civitavecchia”. Secondo quanto riportato dall’indagini, furono circa due i milioni di euro he dovevano essere spesi dalla società privata Mad per smaltire tonnellate di terreno, e che invece sono stati incassati dalla stessa, con i fondi per l’acquisto di quel terreno stanziati senza gara dalla Regione Lazio.
Redazione
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