giovedì, Aprile 18, 2024

Attaccate le sedi diplomatiche dell’Italia a Berlino e a Barcellona. La premier Meloni esprime preoccupazione

La Procura di Roma aprirà un’inchiesta sugli attacchi alle sedi diplomatiche di Berlino e Barcellona. A piazzale Clodio sono attese nel prossime ore le informative dei carabinieri del Ros e della Digos per avviare formalmente i fascicoli di indagine. Nella serata di ieri ignoti hanno infranto la vetrata del palazzo dove si trova il Consolato Generale a Barcellona, imbrattando una parete dell’ingresso dell’edificio mentre a Berlino è stata incendiata l’auto con targa diplomatica di un funzionario diplomatico in servizio all’Ambasciata d’Italia. Gli attacchi di ieri contro il consolato generale italiano a Barcellona e contro l’auto di un funzionario diplomatico dell’ambasciata a Berlino avvengono a poco meno di due mesi da quello contro Susanna Schlein, primo consigliere dell’ambasciata ad Atene, rivendicato dagli anarchici greci. La notte del 2 dicembre scorso venne data alle fiamme l’auto della diplomatica, sorella della candidata alla segreteria del Pd, Eli Schlein, mentre venne trovata una bomba molotov, inesplosa, vicino ad una seconda auto parcheggiata sotto l’abitazione. Sei giorni dopo, l’8 dicembre, gli anarchici greci avevano rivendicato la responsabilità del gesto: il gruppo “Carlo Giuliani revenge nuclei”, in un testo pubblicato su Internet, aveva espresso solidarietà ad Alfredo Cospito, in sciopero della fame da ottobre, perché sottoposto al 41bis. Cospito è in carcere per aver gambizzato nel maggio del 2012 Roberto Adinolfi, ad di Ansaldo Nucleare. 30 dicembre scorso un altro atto vandalico: era stato imbrattato il portone del consolato italiano a Porto Alegre, in Brasile, ed erano stati ritrovati bigliettini con messaggi di solidarietà a Cospito.
Redazione
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