venerdì, Aprile 19, 2024

M.O: le “vendetta” palestinese, uccisi 7 israeliani a Gerusalemme. Tensione altissima

Gerusalemme sotto attacco. Un palestinese ha aperto il fuoco, in pieno shabbat, sulla gente davanti a una sinagoga nel rione di Neve Yaacov a prevalenza ortodossa, lasciando a terra almeno 7 morti e una decina di feriti. Poi, secondo il capo della polizia di Gerusalemme, è fuggito in auto verso il vicino quartiere arabo di Beit Hanina. Inseguito e raggiunto dagli agenti, ha aperto il fuoco ma è stato ucciso dalla reazione armata dei poliziotti. Si tratta di un palestinese di A-Tur, nella parte est della città, identificato in Alkam Khairi, di 21 anni, senza nessun precedente di affiliazione politica. La Le forze di Difesa israeliane hanno arrestato i genitori del 21enne. Tra le vittime è stata confermata la presenza di una donna di 40 anni. Secondo il capo della polizia del distretto di Gerusalemme, l’attentatore “ha agito da solo ma stiamo continuando a scandagliare l’area”. Inoltre, ha aggiunto, “un poliziotto e un volontario sono intervenuti per fermarlo e hanno impedito un attacco più ampio”. L’episodio si è verificato nel pieno di una spirale di tensione sia in Cisgiordania sia tra Israele e la Striscia di Gaza. Hamas e Jihad: “Atto eroico a Gerusalemme, vendetta per Jenin” “Un’operazione eroica”: così la Jihad islamica ha definito l’attacco compiuto in un rione ortodosso di Gerusalemme da un attentatore palestinese mentre Hamas ha affermato che si è trattato di una “vendetta per i morti di Jenin”. Riferendosi ai 9 palestinesi rimasti uccisi a Jenin in scontri con l’esercito e al successivo lancio notturno di razzi verso Israele il portavoce della Jihad islamica, citato dai media, ha aggiunto che l’attentato odierno “dimostra che si è saldato un fronte unico che include Gerusalemme, la Cisgiordania e Gaza”. Festeggiamenti in diverse città palestinesi Nell’apprendere dell’attentato di Gerusalemme, manifestazioni spontanee di gioia si sono avute in diverse città palestinesi. Cortei di persone in festa sono stati segnalati a Jenin, Nablus e Ramallah, dove dolciumi sono stati distribuiti ai passanti. Scene di euforia si sono avute anche a Gaza City e a Rafah, nel sud della Striscia. Espressioni di entusiasmo popolare anche nel campo profughi palestinese di Shuafat, a Gerusalemme est, che si trova a breve distanza dal rione ortodosso di Neve Yaakov dove è avvenuta la strage.
Redazione
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