venerdì, Marzo 29, 2024

Vicenda dell’anarchico Cospito, visita in carcere del radicale Usuelli: “Ata in piedi, è lucido, vigile, reattivo e respira bene”

Alfredo Cospito, il detenuto anarchico al 41 bis in sciopero della fame “sta in piedi, è lucido, vigile, reattivo, respira bene, è in grado di sostenere un dialogo anche con passaggi complicati. Quindi la carenza di cibo non gli fa perdere la lucidità mentale”. A riferirlo, a margine della presentazione dei candidati radicali alle Regionali della Lombardia, Michele Usuelli, consigliere regionale lombardo di Più Europa/Radicali, candidato con la lista civica di Majorino, che ieri ha fatto visita a Opera a Cospito. “Abbiamo parlato una mezzoretta. Sono rimasto piacevolmente stupito del fatto che avesse voglia di parlare con un dirigente politico, non lo davo per scontato. Mi sono presentato, ho provato a rappresentare la mia storia e chi sono e ha voluto volentieri parlare con me: abbiamo parlato in piedi, una sbarra ci divideva”, ha riferito Usuelli. “Il signor Cospito non dice di approvare questi gesti, ma in lui prevale l’anarchico rispetto a quello he sta conducendo un’azione non violenta. Quindi lui dice da anarchico ‘io non sono nessuno per dire agli altri cosa dovrebbero fare’”, ha detto ancora Usuelli. Al detenuto al 41 bis in sciopero della fame, ha “cercato di spiegare che sarebbe importante che lui condannasse queste azioni violente, anzi gli ho proposto di riprendere a mangiare fino a che le violenze all’esterno terminino. Terminate quelle, può riprendere la sua iniziativa di sciopero della fame”, ma – ha riferito il consigliere radicale – “lui dice che in questo momento non se la sente di farlo”. Alfredo Cospito “dice che non c’è differenza tra Sassari e Opera al momento per i suoi bisogni”, ha fatto sapere ancora il consigliere regionale lombardo di Più Europa/Radicali. “E’ focalizzato sulla battaglia per un 41 bis più umano, tanto che ci teneva a specificare che ha paura che gli altri detenuti possano pensare che riceva trattamenti di favore a Opera in quanto noto, aveva moltissimo questa preoccupazione”, ha aggiunto. “Trattamenti di favore che non ci sono, ma non è importante solo la verità, anche il percepito. E lui ha la preoccupazione di quella che può essere la percezione degli altri detenuti”, ha concluso il consigliere, a margine della presentazione dei candidati radicali alle Regionali in Lombardia.
Redazione
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