venerdì, Aprile 19, 2024

“Il piano di Fazzolari per i giovani, insegniamo a sparare nelle scuole”. Il sottosegretario annuncia querela a La Stampa

“Il piano di Fazzolari per i giovani, ‘insegniamo a sparare nelle scuole’”. Titola così oggi La Stampa a pagina 6, riferendo di un presunto colloquio avvenuto ieri a palazzo Chigi tra il sottosegretario alla presidenza del Consiglio e il generale Franco Federici, consigliere militare della premier. “Dobbiamo fare un tavolo per un progetto di insegnamento del tiro a segno nelle scuole”, è il virgolettato attributo al sottosegretario, e Federici avrebbe risposto mostrando interesse: “Vediamo cosa possiamo fare”. Fazzolari ha subito smentito con una nota: “L’articolo apparso oggi sul quotidiano La Stampa nel quale si sostiene che io vorrei ‘insegnare a sparare nelle scuole’ è ridicolo e infondato. La chiacchierata tra me e il generale Federici verteva su tutt’altro. La necessità di fornire maggiori risorse per l’addestramento di Forze armate e Forze di polizia e oltre a ciò l’ipotesi di prevedere un canale privilegiato di assunzione in questi corpi dello Stato per gli atleti di discipline sportive reputate attinenti, anche se non olimpiche, quali paracadutismo, alpinismo e discipline di tiro”. Concetti ribaditi sia in diretta su Rai3 durante la trasmissione Agorà sia ai microfoni di RaiNews24. Il direttore della Stampa Massimo Giannini ha replicato alla smentita: ”L’articolo del nostro Ilario Lombardo, che confermiamo parola per parola, è inattaccabile e di fonte sicura al cento per cento. Viceversa, la illogicità della ‘smentita’ del sottosegretario è nelle cose: cita le forze armate, che si esercitano da sempre nei poligoni, e poi l’alpinismo e il paracadutismo, che con carabine e pistole non c’entrano nulla. Quella che c’entra, con ogni evidenza, è invece la nota e antica passione di Fazzolari per le armi. Così forte, da volerla insegnare anche agli studenti in classe, tra le pedagogiche ‘umiliazioni’ auspicate dal ministro dell’Istruzione e le salvifiche lezioni sul ‘Dante di destra’ volute dal ministro della Cultura”. Da fonti vicino al governo si è appreso che Fazzolari avrebbe intenzione di sporgere querela contro il quotidiano torinese. Prevedibilmente sono insorte le opposizioni: “Avete scambiato il governo del paese per un’assemblea del Fuan?”, la vecchia organizzazione giovanile del Msi, chiede Peppe Provenzano del Partito democratico. Per Matteo Richetti di Azione “la vera emergenza è smettere di sparare stupidaggini perché la legislatura è ancora lunga”. Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana parla di una proposta “singolare e allucinante”. Meno prevedibile è il fuoco amico che proviene dal leader leghista Matteo Salvini: “Non mi sembra  un’idea illuminata. Con tutto l’amore e il sostegno al tiro sportivo, ai poligoni, alla passione, allo sport e al business, io sto lavorando da ministro per portare l’educazione stradale nelle scuole perché 3.000 morti all’anno sulle strade sono troppi. Più che sparare porterei nelle classi l’educazione stradale, lascerei perdere l’educazione al tiro”.
Redazione
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