mercoledì, Aprile 24, 2024

Tragedia a Civitavecchia: un operaio di 29 anni è morto nel porto schiacciato da un container

Un operaio di 29 anni, originario di Tarquinia, è deceduto al porto di Civitavecchia in seguito a un incidente mentre stava lavorando. Sul posto si sono precipitati la Polizia di Frontiera e il Magistrato di turno. L’incidente sarebbe avvenuto durante le operazioni di movimentazione di alcuni container. Per cause in corso di accertamento Alberto Motta sarebbe stato schiacciato da un container che stava spostando.
Il cordoglio del Sindaco
“Colpisce tutti noi il cordoglio per la giovane vita spezzata in porto, dove un lavoratore è deceduto in seguito ad un incidente con un container accaduto alla banchina 25. È un dramma arrivato in un momento in cui le maestranze di tutta la portualità italiana erano già mobilitate per un analogo episodio avvenuto a Trieste. Come Sindaco di Civitavecchia e come delegato Anci delle città portuali italiane esprimo le più sentite condoglianze ai familiari per questa giovane vita persa”. Così il sindaco, Ernesto Tedesco.
Cisl: “Basta tragedie come questa”
“Sono passati appena 20 giorni, ed è di nuovo tragedia sul lavoro sul territorio. Anche questa volta a perdere la vita un giovane operaio impegnato, nel porto di Civitavecchia, nelle operazioni di movimentazione al terminal dei container. Le notizie sono ancora frammentarie e la Polizia di frontiera sta effettuando i rilievi per capire la dinamica dell’incidente mortale”. Lo affermano Carlo Costantini e Marino Masucci, segretari generali della Cisl Roma Capitale Rieti e Fit-Cisl Lazio. “Siamo sconcertati – proseguono i sindacalisti – non si può continuare a tenere la conta dei morti mentre monta il senso di impotenza e rabbia di fronte a quella che, a tutti gli effetti, è l’emergenza numero uno del mondo del lavoro. Non si può avere vent’anni, avere tutta la gioia della vita davanti e poi, improvvisamente, l’incidente, qualcosa che non va e l’interruttore della vita si spegne. Tragedie che colpiscono giovani alle prime armi come uomini adulti e di esperienza nei cantieri, nei capannoni, sulle impalcature, nelle fabbriche, ovunque”. “Basta – è il monito della Cisl -, la sicurezza sul lavoro deve essere la priorità assoluta di questo nuovo anno. Dobbiamo mettere finalmente un punto a questa lunga scia di sangue che si porta via vite innocenti. Alla famiglia di questo giovane facciamo le nostre condoglianze e ai colleghi diciamo: vi siamo vicini. Ma ora le istituzioni devono incontrarci e insieme dobbiamo mettere a punto una strategia comune per aumentare i controlli, incentivare la formazione nelle aziende e sanzionare chi non la effettua. La formazione è un tassello fondamentale per rendere tutti i lavoratori, dal primo appena assunto all’ultimo che sta per andare in pensione, consapevoli dei rischi del proprio lavoro. Siamo stanchi di fare la conta dei morti: basta basta basta!”, concludono.
Borzì (Acli Roma): “Basta
morti sul lavoro, sicurezza
deve essere una priorità”
“La notizia della morte di un operaio di 29 anni nel porto di Civitavecchia è sconvolgente. Non è possibile uscire di casa la mattina per andare a lavoro e non tornare più la sera. Questa emergenza deve diventare una priorità per il Paese”. È quanto dichiara Lidia Borzì, presidente delle ACLI di Roma e provincia. “Esprimiamo vicinanza alla famiglia della vittima e come associazione presente nel territorio ribadiamo il nostro impegno per combattere tutte le piaghe che oggi affliggono il mondo del lavoro, a cominciare dal tema della sicurezza”.
PD: “Più attenzione
e maggiore rispetto
per chi lavora”
“Incidente mortale sul lavoro, nel nostro Porto. Spetta ad altri approfondire le dinamiche. In questo momento ciò che sentiamo in modo prepotente è un sentimento di cordoglio per la vittima e umana solidarietà per i suoi familiari, verso i suoi amici e i suoi colleghi. La morte è sempre un fatto terribile ma, fuori da ogni retorica, diviene ancora più insopportabile quando essa interviene in modo così violento su una giovanissima vita e con una modalità così crudele. Viene così, drammaticamente, riproposta la centralità del lavoro. La tragedia che alla quale partecipiamo pretende una volta di più attenzione e rispetto verso chi lavora. In questo caso, si ripropongono, purtroppo le condizioni di sacrificio e di rischio nelle quali spesso vengono svolte le attività. Oggi è un momento di dolore ma deve anche giungere a tutti noi un monito perché non si abbassi mai lo sguardo e la vigilanza sulle condizioni di lavoro. Di ciò, le Istituzioni, le forze politiche e sociali debbono occuparsi in modo prioritario. Il lavoro è un diritto universalmente riconosciuto ma per esserlo davvero deve, sotto tutti i profili, garantire un livello di qualità. Per il momento torniamo ad esprimiamo le nostre più sincere condoglianze alla famiglia e a tutto il mondo del lavoro, particolarmente quello portuale, che oggi appare particolarmente colpito”. Nota a firma del Partito Democratico di Civitavecchia e il Gruppo Consiliare in Comune
Redazione
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