giovedì, Aprile 25, 2024

Bitti: “Bisogna pensare agli anziani soli a Ladispoli”

Molte le persone che nonostante godano di ottima salute vivono in solitudine

 

Alle persone con patologie, anche croniche, a cui i sindacati di categoria chiedono di pensare attivando e potenziando servizi grazie alla sinergia tra amministrazioni e Asl, va ad aggiungersi un’altra “categoria” da attenzionare: i nonnini che vivono in solitudine. A puntare i riflettori su loro è il delegato alle politiche sociali di Ladispoli, Fiovo Bitti. “Molti (gli anziani, ndr) stanno bene, hanno una pensione che consente loro una vita dignitosa ma sono solo. E quello della solitudine è un problema che va affrontato”, ha detto durante un’intervista web. Per queste persone, ha evidenziato Bitti, è importante il ruolo dei centri anziani e delle parrocchie dove vengono organizzati corsi come quello di ballo, di cucito, di lingua straniera o di informatica. E poi ci sono loro: i giovani da avvicinare ai nonnini. “Non a caso il disegno di legge delega del Governo – ha spiegato – punta molto su questi aspetti, tra i quali ad esempio, anche la valorizzazione del dialetto. Si tratta di un aspetto interessante perché se è vero che tutti ormai siamo abituati a usare termini stranieri, la tradizione risiede nel dialetto”. “Pensiamo alle poesie, alle canzoni con una valenza storica importante da conoscere e ricordare”, ha aggiunto ancora. E il disegno di legge insiste anche su un altro aspetto: quello della “valorizzazione delle attività di volontariato dei giovani delle scuole superiori e delle università con gli anziani”.
Redazione
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