venerdì, Aprile 19, 2024

Pd, ecco i punti del programma di Elly Schlein: Conversione ecologica, lavoro, diritti e migranti

Conversione ecologica, diritti e migranti. Sono questi alcuni dei punti presenti nel programma di Elly Schlein, candidata alle primarie per eleggere il nuovo segretario del Partito democratico il prossimo 26 febbraio. Senza la base, scordatevi le altezze”. Schlein usa una formula geometrica per raffigurare l’intenzione di cambiare il Partito democratico: la candidata alla segreteria propone di destinare ai circoli almeno il 30% del 2X1000 del partito e di varare una serie di referendum degli iscritti e dei sostenitori sulle proposte più importanti. Il partito deve inoltre tornare a investire sulla formazione politica e sfruttare la Conferenza programmatica annuale per confrontarsi più apertamente con la società civile. Collegata alla riforma del Pd c’è anche la volontà di cambiare le regole del gioco: nel suo programma Schlein fa esplicito riferimento all’idea di riformare il sistema elettorale, tornando a lasciar scegliere ai cittadini chi mandare in Parlamento (in caso contrario è necessario, sostiene, che vengano mantenute le primarie), e di dare piena attuazione all’articolo 49 della Costituzione, consentendo il sostegno chiaro e trasparente dell’attività politica nel nostro Paese, rafforzando il 2×1000. Rispetto al suo maggiore competitor, Stefano Bonaccini, l’idea di Schlein è quella di discutere in maniera più ampia dei cosiddetti “servizi essenziali”. Nonostante consideri la proposta di Calderoli “pericolosa”, Schlein ipotizza un percorso che parta proprio dai livelli essenziali delle prestazioni e arrivi a una legge quadro con al centro il Parlamento. Presenti dei paletti invalicabili, come la scuola e lo stop alle trattative separate tra Roma e le singole Regioni sul tema. In ambito green il programma della deputata, contraria al nucleare, prevede maggiori investimenti sulle energie rinnovabili, sul risparmio energetico e sulle comunità energetiche. Sul fronte urbanistico l’idea è quella di varare una legge nazionale sul consumo zero di suolo, a cui si aggiunge l’impegno riguardo a una legge sulla decarbonizzazione che aiuti chi resta indietro. Tra i punti di Schlein c’è anche l’intenzione di varare un piano fiscale eco-friendly, in grado di azzerare progressivamente i sussidi ambientalmente dannosi e legare le imposte indirette alle emissioni di Co2. In questo modo ci sarebbe una pressione fiscale maggiore se rapportata alle emissioni, con conseguenti premi per chi ha comportamenti virtuosi per l’ambiente.  Punto al centro del programma della candidata è il superamento del Jobs Act renziano, considerato “una frattura con il mondo del lavoro e con i lavoratori”. A questo proposito l’intenzione è quella di contrastare la precarietà limitando i contratti a termine, rendendo più conveniente il lavoro stabile, abolendo le forme più precarie come gli stage extracurriculari e gratuiti e regolando i lavoratori delle piattaforme. Altra intenzione di Schlein è quella di formulare una proposta sul salario minimo, insieme alle altre forze di opposizione.
Redazione
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