giovedì, Marzo 28, 2024

Truffe on line: il 32% degli italiani a rischio di frode

Ricerca Revolut-Dynata relativa agli ultimi 90 giorni. Contro le vittime soprattutto email di phishing e sms fraudolenti. Per difendersi utilizzati soprattutto siti web affidabili.  Oltre un italiano su tre (32%) ha subito negli ultimi 90 giorni un attacco informatico o un tentativo di accesso ai propri dati personali. E’ quanto emerge da una ricerca effettuata da Revolut assieme a Dynata, secondo la quale, comunque, la maggior parte degli italiani (59%) non ha subito attacchi informatici di recente. Quanto ai tentativi di attacco registrati dal 32% degli intervistati, si tratta principalmente di email di phishing (ricevute dal 22%) e sms fraudolenti (18%). C’è poi un 4% che ha ricevuto una notifica da una terza parte che affermava che i suoi dati personali erano stati compromessi. Inoltre, il 3% degli intervistati afferma di essere stato vittima di una transazione fraudolenta negli ultimi 3 mesi, con una maggiore incidenza tra le donne (4% rispetto al 2% degli uomini) e tra i consumatori appartenenti alla fascia d’età 25-34 anni (7%), probabilmente per un maggiore utilizzo di servizi e piattaforme online. Nonostante i pericoli siano reali e le potenziali perdite possano essere significative, 1 italiano su 5 (21%) non adotta misure proattive per proteggere i propri dati. Nello specifico, il 10% incrocia le dita e spera che tutto vada per il meglio, mentre il 6% pensa che stando attenti non si possa essere vittime di una truffa, ignorando che le tattiche dei truffatori diventano ogni giorno più sofisticate. Il 5% invece non ha idea di quali precauzioni adottare. Fortunatamente, però, quasi 8 italiani su 10 prendono sul serio le minacce informatiche e adottano diverse misure per evitare pericoli: la precauzione più diffusa è quella di acquistare solo sui siti ritenuti affidabili (lo afferma il 44% degli intervistati), seguita dall’utilizzo dell’autenticazione a 2 fattori (39%) e dai cambi password effettuati spesso e senza ripetere quelle già utilizzate in precedenza (26%). Il 14% – che sale al 21% tra i giovani di 18-24 anni – afferma di utilizzare anche le carte virtuali, in grado di garantire un ulteriore livello di sicurezza durante lo shopping online. Alcune banche e app come Revolut offrono, oltre alle classiche virtuali, anche le carte virtuali usa e getta, che potendo essere utilizzate solo una volta assicurano un livello di sicurezza superiore, in quanto i dettagli carta vengono sostituiti dopo ogni utilizzo. Dalla ricerca, poi, emerge che quasi 1 italiano su 10 (9%) afferma di non sapere come riconoscere un attacco fraudolento e il 14% non saprebbe cosa fare se la sua carta venisse rubata o i dettagli del suo conto bancario venissero compromessi. Sono le donne ad avere maggiori dubbi, con un’incidenza del 17% rispetto al 10% degli uomini. Solo 1 intervistato su 3 sa esattamente come comportarsi in caso di frode, affermando di essere preparato, mentre il restante 56% ha un’idea approssimativa di cosa serva fare, ma teme di potersi perdere qualche passaggio. In base all’indagine, gli over 55 risultano essere le persone con le maggiori difficoltà a identificare una potenziale frode, lo afferma il 12% rispetto alla media nazionale del 9%, ma anche quelle che pensano in misura maggiore che stando attenti si possa evitare di cadere vittima di una truffa (7% nella fascia 55-64 anni e 8% nella fascia 65+ rispetto alla media nazionale del 6%). Per contro, tra gli intervistati della fascia d’età 18-24 anni che non adotta precauzioni per tenere i propri dati al sicuro, il 12% ammette di farlo sperando che tutto vada per il meglio, in misura superiore rispetto al 10% della media nazionale e addirittura rispetto al 10% e 11% degli over 55 e degli over 65. Il 33% degli italiani ritiene che le banche online e le app finanziarie possano tenere il denaro più al sicuro rispetto alle banche tradizionali, in quanto sono in grado di offrire standard tecnologici più elevati. Le banche tradizionali ottengono invece il 31% delle preferenze in fatto di sicurezza. Guardando i dati dal punto di vista demografico, sono gli intervistati dai 18 ai 44 anni quelli che mostrano maggiore fiducia nelle banche online, mentre gli over 45 sono più inclini a pensare che gli operatori tradizionali siano sinonimo di maggiore sicurezza. A fronte di questi risultati, Revolut, nel presentare la ricerca, ribadisce alcuni consigli: se ricevi un link tramite sms o email da un’azienda, fai attenzione. Non cliccare a meno che tu non abbia un motivo per farlo; nessuno che abbia delle intenzioni genuine ti dirà mai di trasferire denaro da o verso un conto Revolut ‘per ragioni di sicurezza’ o perché un altro conto è stato compromesso. Se qualcuno ti chiede di farlo, è una truffa; non condividere mai con nessuno il codice monouso (Otp) o la password che ricevi da una banca. La condivisione di questi codici potrebbe consentire a un criminale di accedere alle tue carte bancarie tramite Apple Pay o Google Pay; se ricevi un messaggio da qualsiasi persona o azienda, fai attenzione, in particolare se il messaggio include un link o un numero. Ricorda che il modo migliore per contattare qualsiasi azienda è direttamente dalla loro app o sito web.
Redazione
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