giovedì, Aprile 18, 2024

India, la visita della premier Meloni ha rilanciato le relazioni economiche tra i due Paesi

I tuk-tuk gialloverdi sfrecciano nel traffico brulicante di Nuova Delhi, cuore pulsante della quinta economia mondiale. E sulle maestose mura del Rashtrapati Bhavan, la monumentale residenza presidenziale indiana (oltre 340 stanze al suo interno), si inerpicano dei piccoli macachi, che sembrano scrutare con curiosità la coreografica marcia con cui i soldati del picchetto interforze accolgono la delegazione italiana in visita ufficiale. Qui Giorgia Meloni arriva con un obiettivo chiaro: rafforzare i rapporti bilaterali con l’India dopo quasi un decennio di gelo diplomatico dovuto principalmente al caso Marò, e potenziare il ruolo dell’Italia nell’area dell’Indo-Pacifico, soprattutto a livello commerciale. La premier italiana, accompagnata dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, ci tiene a sottolineare che quello compiuto oggi è il suo primo viaggio bilaterale in Asia. E il fatto che la scelta di questa prima importante tappa sia ricaduta sull’India del primo ministro Narendra Modi non è casuale. “Vogliamo portare ulteriormente avanti e in alto le nostre relazioni. Per questa ragione abbiamo deciso di elevare i nostri rapporti a partenariato strategico”, afferma la presidente del Consiglio nel corso delle dichiarazioni congiunte con Modi presso la Hyderabad House, il palazzo dove il primo ministro riceve i dignitari stranieri. Dalla difesa all’energia, dal commercio alla tecnologia: è un’ampia agenda quella al centro del colloquio tra Modi e Meloni. Il bilaterale partorisce un accordo importante in tema di difesa: i due leader, si legge in un documento congiunto diffuso dal ministero degli Affari esteri di Nuova Delhi dopo il faccia a faccia, accolgono “con favore il costante approfondimento della cooperazione in materia di difesa tra i due paesi negli ultimi due anni, sottolineando la necessità di rafforzare ulteriormente l’impegno reciproco in questo campo attraverso la conclusione di un Mou (Memorandum of understanding, ndr) sulla cooperazione” in questo settore. Meloni poi annuncia l’adesione italiana alla Indo-Pacific Oceans Initiative voluta da Modi per rafforzare i confini marittimi. Decisione salutata positivamente dal primo ministro indiano. Il confronto tra Meloni e Modi è anche sull’Ucraina, dove però le posizioni di Roma, nettamente schierata dalla parte di Kiev, e Nuova Delhi, più sensibile alle istanze di Russia e Cina, divergono. Meloni punta sulla prossima presidenza indiana del G20 auspicando “un ruolo centrale” dell’India nel processo negoziale verso una “pace giusta”. Un concetto che Meloni ribadirà anche al Raisina Dialogue, di cui è ospite d’onore. “L’attacco russo non è semplicemente un atto di guerra o un conflitto localizzato. E’ un attacco contro l’integrità territoriale di una nazione sovrana”, scandisce la premier davanti a una foltissima platea. “Non possiamo rimanere inerti di fronte a questa provocazione contro il cuore della Carta delle Nazioni Unite, che minaccia di minare la stabilità in tutto il mondo. Non possiamo permettere che la legge del più forte superi la forza della legge”, rimarca la leader di Fdi sottolineando che la pace “è un interesse comune”, non solo dell’Occidente.
Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli