giovedì, Aprile 25, 2024

Roma, al Policlinico Gemelli il centro contro le violenze alle donne “S.O.S Lei”

Presentato il Centro Antiviolenza “S.O.S. LEI” al Policlinico Universitario A. Gemelli, per offrire un servizio dedicato a tutte le donne che subiscono violenza e maltrattamenti. L’iniziativa nasce dalla collaborazione con l’Associazione Assolei ed è realizzata con il sostegno non condizionato di Windtre. Le attività verranno avviate presso il Percorso Donna del Pronto Soccorso Gemelli. Il Centro avrà un ingresso riservato all’esterno del Pronto Soccorso del Gemelli e sarà disponibile per tutte le donne vittime di violenza a cui verrà garantita accoglienza in totale riservatezza. Sarà aperto il lunedì mattina dalle 9:30 alle 12:30 e il mercoledì pomeriggio dalle 14 alle 17 con una reperibilità telefonica h24 al numero 320.346.4044 raggiungibile anche tramite messaggio SMS e WhatsApp. Per gli altri giorni della settimana l’accoglienza e i colloqui saranno garantiti presso le altre sedi di Assolei. Alla presentazione sono intervenuti, tra gli altri, per la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli il direttore scientifico Giovanni Scambia, il direttore sanitario Andrea Cambieri ed Eugenio Mercuri, direttore del dipartimento di Scienze della salute della donna, del bambino e di sanità pubblica. Le attività del Centro sono state presentate dalla responsabile Servizio Sociale del Policlinico Gemelli Francesca Giansante e dalla presidente dell’Associazione Assolei Dalila Novelli. Presenti all’evento per Windtre l’amministratore delegato Gianluca Corti, la direttrice Risorse Umane Rossella Gangi, il direttore B2C Marketing & New Business Tommaso Vitali. “Windtre crede da sempre nel valore dell’inclusione ed è impegnata nel promuovere la parità di genere”, afferma Rossella Gangi, direttrice Risorse Umane di Windtre “Con il sostegno al Centro Antiviolenza realizzato insieme alla Fondazione Policlinico Gemelli e all’Associazione Assolei, abbiamo voluto estendere questo nostro impegno al di fuori dell’azienda. Si tratta del primo passo nell’ambito di un percorso concreto di aiuto alle donne, che proseguirà con una serie di iniziative di informazione e sensibilizzazione per educare sulle diverse forme di violenza, anche quella digitale, con particolare attenzione ai giovani e alle giovani”, conclude.
Redazione
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