mercoledì, Aprile 24, 2024

Il raggruppamento Carabinieri biodiversità dona l’Albero di Falcone alla Corrado Melone

L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto di educazione alla legalità ambientale

  
Il “Raggruppamento Carabinieri Biodiversità” ha proceduto alla duplicazione e distribuzione dell’Albero di Falcone, fulcro di un brillante progetto di educazione alla legalità ambientale: il Progetto Nazionale “Un albero per il futuro”, promosso dal Ministero della Transizione Ecologica. Questo progetto, cui la prof.ssa Mariarosaria Esercizio ha iscritto la nostra Scuola, ha permesso la donazione e messa a dimora nelle scuole italiane di circa mezzo milione di piantine, fra cui una decina del nostro Istituto scolastico. Lo scopo del progetto è quello di condurre alla consapevolezza dell’importanza degli alberi per il contenimento dei cambiamenti climatici e per la conservazione ambientale. L’offerta di specie vegetali autoctone da consegnare agli studenti si è però arricchita, dallo scorso aprile, di un albero simbolo dell’impegno verso lo Stato e la lotta alle mafie: l’Albero del giudice Giovanni Falcone. Così alcune gemme del famoso Ficus macrophilla columnaris magnoleides che cresce nei pressi della casa del giudice assassinato nel 1992 dalla mafia, sono state prelevate grazie alla collaborazione fra Carabinieri, Fondazione Falcone, Comune e Soprintendenza di Palermo e duplicate nel moderno Centro Nazionale Carabinieri per la biodiversità forestale (CNBF) di Pieve Santo Stefano (AR). Un progetto ambizioso dei Carabinieri per combattere i crimini ambientali con l’Arma dell’educazione alla legalità ambientale e con il coinvolgimento delle scuole in questo obiettivo strategico. Il 3 marzo, i carabinieri Alfredo Cea e Valerio Finori, del Nucleo Tutela Biodiversità corpo dei Carabinieri Forestali di Tarquinia, hanno quindi consegnato alla nostra Scuola una talea di questo albero simbolo. Per intendersi, la talea donataci crescerà, ma non sarà una pianta simile a quella cui il giudice martire Giovanni Falcone teneva molto, ma sarà proprio quella, avendo esattamente lo stesso patrimonio genetico a simboleggiare che la legalità da Palermo, dalla casa di Falcone sta dilagando ovunque in Italia ed ha messo le radici anche a Ladispoli nell’Istituto Comprensivo “Corrado Melone”. La talea di Falcone è stata donata alla nostra Scuola proprio per la cura avuta per le piantine donateci dai Carabinieri, soprattutto in piena estate, grazie alla autorizzazione del Sindaco di proseguire ad innaffiare in deroga all’ordinanza di divieto che ha permesso la dedizione dell’ormai famoso “Gruppo innaffio” composto dalla signora Alba Gismondi, dalla maestra Camilla Ancona, dalla intera famiglia Ferri (composta da Mirko Ferri, Sonia Perticara e le bimbe Swami e Naira), dal signor Vincenzo Vona, dalle assistenti amministrative Maria Boccia e Lorella Fortino, dalle collaboratrici scolastiche Tiziana Colafranceschi, Tiziana Censi e Giovannina D’Elia. La talea è stata consegnata nell’ambito di una bellissima ed emozionante manifestazione che ha coinvolto classi con allievi dai 3 ai 14 anni perché la Scuola non può esimersi dall’affrontare tematiche molto complesse, dal sensibilizzare alunni e alunne, sin dalla più tenera età, a relazionarsi con tristi realtà, con la speranza che riescano, con questi esempi e questi simboli a comprendere e ricordare la differenza tra bene e male, scegliendo consapevolmente la via del bene. “Vengo da una terra martoriata e questi argomenti mi toccano profondamente, perché ho vissuto l’amaro che lasciano simili dolori e anche l’amaro che genera l’indifferenza”, queste le parole di una docente della “Melone” pronunciate con gli occhi lucidi. “Noi abbiamo deciso di far continuare a camminare le idee di Falcone attraverso delle radici, quelle radici che provengono proprio dal luogo che ci ha permesso e ci permette tutt’ora di continuare a camminare insieme a Giovanni: il suo albero, un magnifico albero che noi alunni della “Corrado Melone” custodiremo come un tesoro prezioso le cui gemme sbocceranno e faranno fiorire la legalità ed il rispetto per l’ambiente. Sarà nostro impegno e nostra cura trattarlo con il rispetto che merita perché Giovanni può anche non essere ancora qui con noi fisicamente ma la sua anima sarà sempre con noi!”. Queste le parole scritte e lette da Ilaria De Prosperis, una delle moltissime nostre studentesse che ci rendono felici. Offrono speranza a noi che abbiamo visto il male dilagare. Offrono speranza perché in loro osserviamo che il bene e la bellezza esistono ancora, anzi resistono e cresceranno con loro, diventando forti e potenti come loro. Resisteranno e cresceranno come farà il nostro ficus di Falcone che, per un paio d’anni, resterà in vaso, accudito dalla Scuola, e poi sarà piantumato nel nostro recinto a ricordare che possiamo anche tagliare rami dall’albero della giustizia, ma questa sopravviverà sempre, anzi si diffonderà sempre più.
Stefania Pascucci, Domenica Carrozza, Riccardo Agresti
Redazione
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