sabato, Aprile 27, 2024

Roma: tre indagati per l’omicidio di Centocelle, “Hanno aiutato Mohamed Abidi a fuggire”

In tre avrebbero aiutato nella fuga Mohamed Abidi, il tunisino arrestato in Francia per l’omicidio del caporal maggiore Danilo Salvatore Lucente Pipitone. Il militare è morto a causa delle ferite riportate nel corso di una violenta lite avvenuta in via dei Sesami, nel quartiere romano di Centocelle, la sera tra il 10 e l’11 febbraio. L’ex calciatore nordafricano, per gli inquirenti fortemente indiziato del delitto, il 24 febbraio è stato intercettato e fermato dalla Polizia di frontiera al confine tra Francia e Spagna. Tra i presunti fiancheggiatori della fuga, un ventinovenne e un trentatreenne, tunisini rintracciati in un ex hotel occupato nella capitale. Il più giovane sarebbe testimone oculare del pestaggio. Secondo chi indaga, i due insieme con una donna avrebbero coperto la latitanza del fuggitivo e gli avrebbero procurato un passaporto per raggiungere la Tunisia. Nel corso di alcune perquisizioni gli agenti della Questura di Roma avrebbero sequestrato telefoni cellulari, schede sim, fototessera di Abidi e carte d’identità in bianco, sottratti da uffici del nono municipio, nove anni fa, oltre ad una ricevuta di trasmissione di denaro in Francia. Sembra invece scomparsa nel nulla la prostituta che avrebbe visto Abidi sferrare il colpo fatale in faccia al graduato di 45 anni, che prestava servizio come operatore socio sanitario al Policlinico militare del Celio.
Redazione
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