martedì, Aprile 23, 2024

Milano, per l’accoltellatore della Stazione Centrale chiesta la custodia in carcere

Rhasi Abrahman “ha posto in essere tutte le rapine in rapida sequenza, prendendo intenzionalmente di mira solo donne e non esitando a colpirle con estrema violenza, oltre che ad usare il coltellino” e la “sua pericolosità sociale appare dunque palese”. Lo scrive la Procura di Milano nella richiesta di convalida dell’arresto e di applicazione della custodia cautelare in carcere avanzata nei confronti del 23enne marocchino, arrestato dalla Polizia di Stato, per aver ferito con un coltellino sei passanti ieri pomeriggio nelle vie attorno alla stazione Centrale. La Procura mette in evidenza anche il pericolo di fuga, oltre a quello di reiterazione del reato, “in quanto si tratta di un soggetto” nemmeno “ancora compiutamente identificato, apparentemente senza fissa dimora e che quindi potrebbe sottrarsi con estrema facilità alle ricerche dell’autorità”. Il 23enne si trova in carcere a San Vittore e sarà interrogato, probabilmente domani, dal gip per la convalida dell’arresto e la decisione sulla misura cautelare.
Aveva chiesto asilo in Germania
Il 23enne marocchino era stato “fotosegnalato” come richiedente protezione internazionale il 28 febbraio 2022 a Bochum, in Germania. Lo fa sapere la Questura di Milano. Dagli ulteriori approfondimenti della polizia sul 23enne, ora detenuto a San Vittore, risulta che lo scorso 6 febbraio l’uomo era stato indagato in stato di libertà dagli agenti della Polfer presso la stazione di Milano Rogoredo: verso le ore 19.30 i poliziotti erano stati richiamati dal capotreno perché alcuni viaggiatori gli avevano indicato il 23enne, salito sul diretto Saronno-Lodi alla fermata di Milano Porta Vittoria, in evidente stato di alterazione fisica e con una vistosa ferita alla mano sinistra, che stava molestando i viaggiatori e infastidendo alcuni minori. Una volta accompagnato presso gli uffici Polfer al binario 1, l’uomo, barcollante e privo di documenti, era stato trovato in possesso di un telefono cellulare che era stato scippato mezz’ora prima a un 37enne italiano mentre si trovava a bordo del bus 90. Indagato, quindi, per furto con strappo, il 23enne era stato condotto presso l’ospedale di San Donato Milanese per essere medicato alla mano e sottoposto, poi, ai rilievi fotosegnaletici. Assoutenti: “Aumentano aggressioni su treni e vicino alle stazioni”
Dopo i gravi fatti di Milano, dove 6 passanti sono stati accoltellati in strada nei pressi della stazione Centrale, Assoutenti chiede al Ministro dell’Interno di disporre subito l’invio dei militari dell’Esercito nelle principali stazioni ferroviarie italiane allo scopo di presidiare il territorio e garantire la sicurezza di cittadini e passeggeri. “Non si può lasciare alla sola responsabilità della sicurezza aziendale delle Ferrovie dello Stato l’ordine pubblico nelle stazioni e sui treni, ed è indispensabile innalzare da subito il livello di sicurezza, ricorrendo oltre che alla Polfer, ai militari dell’Esercito per presidiare sia l’interno che l’esterno delle principali stazioni ferroviarie”, spiega il presidente Furio Truzzi.
Redazione
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