giovedì, Aprile 25, 2024

Omicidio dell’ambasciatore Attanasio, la procura del Congo chiede la pena di morte per i sei imputati

La procura del Congo, ha chiesto la pena di morte per i sei uomini processati da un tribunale militare accusati dell’omicidio dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio, avvenuto il 22 nel febbraio 2021 nell’est della Repubblica Democratica del Congo, paese dove la pena di morte è spesso richiesta e comminata in casi di sicurezza nazionale, ma non viene applicata da 20 anni ed è sistematicamente commutata in ergastolo. Nativo di Saronno e originario di Limbiate, Luca Attanasio è stato ucciso in un attentato durante una missione diplomatica. Nell’agguato morirono anche il carabiniere Vittorio Iacovacci e il loro autista, Mustapha Milambo.  Da ottobre sono alla sbarra sei congolesi (il capo del commando è tuttora latitante) con accuse, a vario titolo, di omicidio, associazione a delinquere e detenzione illegale di armi e munizioni da guerra, l’imputazione che giustifica il ricorso al tribunale militare. Gli imputati hanno negato un loro coinvolgimento ritrattando iniziali ammissioni estorte, a loro dire, con la violenza.     Attanasio, 43 anni, era stato ferito a morte da colpi di arma da fuoco in un’imboscata tesa da criminali a un convoglio del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (Pam) con cui viaggiava ai margini del Parco nazionale dei Virunga, nella provincia di Kivu Nord, area ad alto rischio da tre decenni.
Redazione
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