sabato, Aprile 20, 2024

Preso a pugni da un paziente per aver difeso un medico donna

Ogni anno – secondo una stima dell’Ordine degli infermieri – sono 150 mila gli operatori sanitari aggrediti fisicamente o verbalmente negli ospedali, nelle Rsa, negli ambulatori. Secondo le statistiche un quarto degli infermieri che ha segnalato di aver subito violenza negli ultimi 12 mesi, riporta un danno fisico o psicologico causato dall’evento stesso. Il 10.8% dichiara che i danni fisici o psicologici hanno causato disabilità permanenti e modifiche delle responsabilità lavorative o inabilità al lavoro. La conseguenza professionale prevalente riguarda il “morale ridotto” (41%) e “stress, esaurimento emotivo, burnout” (33%). Il 15% infine di chi ha subìto un danno dichiara che questo ha comportato un’assenza lavorativa. E quando arriva l’aggressione? Nel 53,7% dei casi quando l’infermiere ha provato a comunicare con l’assistito, nel 30,7% nel tentativo di gestire le reazioni dei pazienti come conseguenza dei ritardi e nel 24,7% dei casi durante la somministrazione di farmaci per via orale. Quella di Emiliano è una delle tante possibili testimonianze di persone che malgrado tutto continuano a voler lavorare nei Pronto Soccorso.
Redazione
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