venerdì, Aprile 26, 2024

Caos Passaporti: saltano 100mila vacanze, danni alle agenzie di viaggio per 150 milioni di euro

Il caos passaporti continua a imperversare in Italia e rischia addirittura di aggravarsi in vista delle vacanze di Pasqua e dell’estate. Le enormi difficoltà nell’ottenere anche solo l’appuntamento per ottenere il documento si moltiplicano: numerosissime le segnalazioni di siti di prenotazione senza posti disponibili e di file interminabili di fronte alle questure. Si calcola che i viaggi annullati a causa dei ritardi burocratici siano circa 100mila, per un giro d’affari di 180 milioni di euro di mancate vendite per le agenzie di viaggio.
Un 2023 da incubo Nei primi tre mesi del 2023, gli uffici Passaporti delle questure sono stati presi d’assalto secondo due modalità: digitale, la piattaforma di prenotazione online, e analogica, con centinaia di persone che si mettono in fila diverse ore prima dell’apertura degli sportelli. Secondo la polizia, solo a gennaio e febbraio sono stati rilasciati complessivamente 412.385 passaporti. Le richieste però sono però molto superiori. La situazione in Italia Se si prova a fissare un appuntamento, il sistema informatico propone poche finestre e a distanza di mesi. Fto-Confcommercio, l’associazione dei Tour Operator, ha delinato la situazione nelle varie Regioni. A Prato, ad esempio, la prima prenotazione disponibile rimanda al 13 dicembre 2023. A Udine occorre attendere fino al 10 agosto, a Napoli il 7 agosto, a Brescia il 17 luglio. A Torino e Bologna il caos è totale: non risulta disponibile alcuno “slot”. A Roma va “meglio”: sono stati segnalati appuntamenti disponibili ai primi di aprile.
Perché i tempi per il passaporto sono così lunghi Le cause principali dei clamorosi ritardi riguardano l’accumulo di arretrati dovuti alla pandemia Covid e, dopo la Brexit, l’obbligo del passaporto per viaggiare in Gran Bretagna. Quest’ultima rappresenta una meta molto gettonata dagli italiani provenienti soprattutto dal Nord Italia, dove non a caso negli ultimi mesi le “lungaggini” sono state più accentuate. Si possono individuare però altre due cause: ci sono Paesi che chiedono un passaporto valido per i successivi sei mesi e ce ne sono altri, come il Marocco, che adesso non accettano più la sola carta d’identità. Le procedure sono dunque diventate quindi più complicate. Task force delle questure Le questure di tutta Italia si stanno attivando per potenziare l’apertura al pubblico, mettendo a disposizione più personale con task force dedicate all’acquisizione delle istanze e alla loro lavorazione. In alcuni casi, come a Monza e Mantova, si è deciso di aprire gli uffici anche nei giorni festivi, il sabato e la domenica. Quest’ampliamento ha consentito, si legge in una nota ufficiale, “l’acquisizione delle istanze connotate da urgenza in modalità alternative all’agenda online”.
Redazione
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