mercoledì, Aprile 24, 2024

L’anarchico Alfredo Cospito si collega con l’udienza del tribunale del riesame a Perugi

Non sono un martire ma lotto“, Cospito torna a parlare e lo fa in videoconferenza con l’udienza al Riesame di Perugia. Alfredo Cospito, condannato al 41 bis, si è collegato con l’udienza del tribunale del riesame che dovrà nuovamente esaminare la richiesta di annullare le misure cautelari disposte dal gip su richiesta della locale Procura nei confronti suoi e di altri cinque indagati per istigazione a delinquere, anche aggravata dalle finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico in relazione ad alcuni articoli pubblicati sulla rivista “Vetriolo”. Le difese hanno chiesto la revoca della misura cautelare parlando di una libera manifestazione del pensiero, mentre la Procura di Perugia ha chiesto la conferma dell’ordinanza di custodia cautelare alla luce del perimetro delineato dalla Cassazione e inoltre evidenziato che gli scritti non ebbero un valore solo ideologico ma portarono a ricadute pratiche.  I giudici sono riuniti nell’aula bunker del carcere di Capanne. A chi lo ha visto, Cospito è apparso “molto provato e dimagrito” per lo sciopero della fame e l’uomo ha letto un lungo memoriale per ribadire che la sua è una battaglia “contro la repressione della libertà”.  Anche gli altri cinque indagati hanno preso la parola sostanzialmente per esprimergli solidarietà.  All’esterno un gruppo di anarchici sta manifestando in sostegno di Cospito: “Fuori Alfredo dal 41 bis”, “Con la penna, con il pensiero, con l’azione. Libertà per i compagni” sono solo due degli striscioni esposti lungo l’area del carcere di Capanne che è controllata da un imponente servizio di sicurezza. Controlli anche sulle strade d’accesso al carcere.
Redazione
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