giovedì, Aprile 25, 2024

Francia: il Senato ha approvato la riforma delle pensioni voluta dal presidente Macron

Il testo della riforma delle pensioni, approvato in via definitiva al Senato francese questa mattina, non sarà votato dall’Assemblea nazionale. Il presidente francese Emmanuel Macron ha scelto di utilizzare l’articolo 49.3 della Costituzione per approvare la sua riforma alla Camera bassa del parlamento. Lo scrivono i media francesi.  Nelle prossime 24 ore le opposizioni avranno il diritto di presentare mozioni di censura. “Presenteremo una mozione di censura e speriamo che quanti si apprestavano a votare la riforma votino a favore della mozione”, ha dichiarato Marine Le Pen, capogruppo alla Camera del Rassemblement National. “Ci si può interrogare sul funzionamento della democrazia in queste  circostanze, cioè quando il testo non raccoglie una maggioranza perché viene respinto”. “Non dovrebbe mai vedere la luce”, ha proseguito Le Pen parlando della riforma. “E’ una constatazione di fallimento totale per Emmanuel  Macron. E’ la sua riforma, l’unica sostenuta durante la campagna. Faremo in modo di censurare il governo”, ha concluso. Dopo l’adozione di questa mattina, da parte del Senato, del disegno di legge sull’innalzamento dell’età pensionabile da 62 a 64 anni, con un voto di 193 favorevoli contro 114 contrari, Macron doveva decidere tra la possibilità di andare al voto, facendo votare la Camera bassa, l’Assemblea nazionale, sul suo progetto di punta o di ricorrere a questo famoso articolo, che consente l’adozione del progetto senza voto, salvo mozione di censura adottata contro il governo. All’Assemblea nazionale, l’esito del voto del resto rimaneva molto incerto.  Il leader del partito socialista francese, Olivier Faure, denuncia i “capricci” del presidente Emmanuel Macron, dopo la decisione di ricorrere all’articolo 49-3 della Costituzione: “Quando un presidente non ha una maggioranza nel Paese, non ha una maggioranza all’Assemblea Nazionale, deve ritirare il suo progetto. L’Eliseo non è un parco per accogliere i capricci del presidente”, deplora su Twitter il leader socialista. Quando il consiglio dei ministri francese ha autorizzato il governo a ricorrere all’articolo 49 comma 3 per approvare la riforma delle pensioni e la seduta all’Assemblea Nazionale è iniziata, si è scatenata con una bordata di fischi e di proteste. I deputati della Nupes di Jean-Luc Melenchon hanno intonato l’inno nazionale, la Marsigliese. Intanto le proteste continuano e gli scioperi non danno cenno di smettere. A Parigi, dove sono accumulate ormai da giorni tonnellate di rifiuti, i netturbini non accennano a sospendere l’agitazione. Alla richiesta del prefetto di procedere immediatamente alla precettazione almeno di una parte dei lavoratori, la sindaca socialista Anne Hidalgo ha risposto negativamente. Spiegando che “l’unica soluzione” per risolvere il problema è “il dialogo sociale” da parte del governo sulla riforma delle pensioni. Una manifestazione è in corso nei pressi dell’Assemblea Nazionale di Parigi, dopo la decisione del presidente Macron. I manifestanti inquadrati da un ingente dispositivo di sicurezza si sono riuniti in rue de l’Université, non lontano dalla Camera bassa del parlamento francese. Secondo diversi giornalisti presenti sul posto, la manifestazione si sta progressivamente allargando fino al vicino Boulevard Saint-Germain.
Redazione
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