mercoledì, Aprile 24, 2024

Il Tribunale di Milano dispone la perizia psichiatrica per Fabrizio Corona: valutare la sua pericolosità sociale

Una perizia psichiatrica su Fabrizio Corona con un “quesito standard”, affidato alla psichiatra Marina Verga, per valutare la sua capacità di intendere e di volere al momento dei fatti contestati e l’eventuale pericolosità sociale. L’ha disposta il giudice del tribunale di Milano Cristina Dani, davanti al quale l’impreditore, in affidamento terapeutico dal maggio 2022, è imputato per danneggiamento di un’ambulanza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e per un tentativo di evasione. Tutti fatti che risalgono al marzo 2021 quando un giudice di Sorveglianza aveva deciso che Corona dovesse rientrare in carcere (provvedimento poi bocciato) e lui aveva protestato ferendosi alle braccia, urlando contro la polizia e spaccando un vetro dell’ambulanza che era arrivata a prenderlo sotto casa per portarlo in ospedale. “Gesti di autolesionismo” Dato che al centro del processo, ha spiegato il giudice, ci sono “gesti di autolesionismo e un successivo ricovero in psichiatria”, è doveroso che il Tribunale “nomini un perito per queste valutazioni psichiatriche con un quesito standard”. Il giudice, in sostanza, ha chiarito che lo farebbe in altri casi e che ha deciso di farlo anche in questo, “perché la legge è uguale per tutti”. Corona accoglie favorevolmente la decisione Corona, che era in aula con a fianco il suo legale Ivano Chiesa, ha accolto favorevolmente la decisione del giudice. Già negli atti del Tribunale di Sorveglianza di Milano è stato evidenziato più volte che l’ex “re dei paparazzi” soffre di una “patologia psichiatrica”, oltre al fatto che si è a lungo curato, mentre scontava il cumulo di pene, dalla dipendenza dalla cocaina. Evasione dall’ospedale? Solo un colpo di teatro L’incarico alla psichiatra per la perizia sarà conferito nell’udienza dell’11 maggio, quando dovrebbe essere sentito anche un ultimo testimone della difesa. E poi a luglio il processo dovrebbe arrivare alla fase della discussione delle parti. Il giudice ha già precisato che non ritiene di dover approfondire con altri testi l’accusa di tentata evasione. “Non mi interessa, mi sembra sia stato solo un colpo di teatro, come evasione è illogica”, ha chiarito. Accusa che si riferisce al fatto che, quando Corona era ricoverato nel reparto di psichiatria del Niguarda prima di essere trasferito in carcere, avrebbe cercato di uscire da una finestra. Corona: “Ho reagito dopo che gli agenti mi hanno rubato il cellulare” Intanto, l’ex agente fotografico, sempre oggi con dichiarazioni spontanee, è tornato a parlare di quella presunta resistenza agli agenti (due sono parti civili), raccontando che aveva avuto quella reazione perché uno di loro gli avrebbe “rubato il telefono”. E ha sostenuto ancora: “Hanno fatto un atto illegale, ero cornuto e bastonato, dopo la revoca illegale dei miei domiciliari mi è stato preso il telefono. Io non li querelo – ha aggiunto – noi non perdiamo tempo a fare queste cose, la stessa presidente del Tribunale di Sorveglianza Di Rosa, che è persona rigorosissima, all’epoca mi ha chiesto scusa”. Corona ha anche ribadito che verserà un risarcimento per il vetro dell’ambulanza che ha rotto.
Redazione
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