martedì, Aprile 23, 2024

Congresso della Cgil, la premier Meloni ricorda Marco Biagi: “In aumento i segnali delritorno alla violenza politica”

Intervenuta al congresso della Cgil a Rimini, Giorgia Meloni ha voluto ricordare Marco Biagi. “Fra due giorni ricorre l’anniversario dell’assassinio da parte delle Brigate Rosse – ha ricordato il premier -. Il sindacato è sempre stato impegnato nella lotta al terrorismo, credevamo che il tempo della contrapposizione ideologica feroce fosse alle nostre spalle e invece, in questi mesi, purtroppo mi pare che siano sempre più frequenti i segnali di ritorno alla violenza politica”. Per il presidente del Consiglio, “è necessario che tutte le forze politiche, sindacati e corpi intermedi combattano insieme contro questa deriva”.

“Inaccettabile l’attacco dell’estrema destra alla Cgil”

Giorgia Meloni ha definito “inaccettabile” l’attacco degli esponenti di estrema destra alla sede della Cgil a Roma, come anche le azioni “dei movimenti anarchici che si rifanno alle Brigate Rosse”.

“Il Rdc ha fallito, lo Stato non deve mantenere chi può lavorare”

“Neanche nell’idea iniziale del M5s era previsto il Reddito di cittadinanza come un vitalizio, ma come uno strumento transitorio. C’è gente che ha preso il sussidio per tre anni e si è ritrovata alla condizione di partenza”, ha sottolineato il premier. “Vi faccio una domanda: un ragazzo di 30 anni che lo ha preso per tre anni senza aver migliorato la propria condizione di lavoro a 33 anni è più ricco o più povero? Il Reddito di cittadinanza ha fallito gli obiettivi, perché c’era a monte un errore: mettere nello stesso calderone chi poteva lavorare e chi no, dando a tutti la stessa risposta, sovrapponendo assistenza e politiche attive, disincentivando l’offerta di lavoro e favorendo il lavoro irregolare. Non credo che chi è in grado di lavorare debba essere mantenuto dallo Stato con i proventi delle tasse di chi lavora duramente, percependo poco più di quello che prende chi ha il Rdc. Vogliamo tutelare chi non può lavorare ma per chi può lavorare la soluzione è proporre posti di lavoro dignitosi o percorsi di formazione, anche con un minimo di retribuzione, in settori in cui è richiesta la manodopera”.

“Ai poveri voglio dare lavoro, non il Reddito”

Il segretario della Cgil, Maurizio Landini, nella sua relazione “si è chiesto cosa ci abbiano fatto i poveri, visto che abbiamo modificato il Reddito di cittadinanza. I poveri non ci hanno fatto niente ed è per questo che abbiamo voluto farli uscire da quella condizione e l’unico modo per farlo è dargli un lavoro”.

“Flat tax anche per i dipendenti”

Per quanto riguarda la riforma del Fisco, Meloni ha ribadito “l’introduzione anche per i lavoratori dipendenti, come abbiamo fatto per gli autonomi, di una tassa piatta agevolata sugli incrementi di salario rispetto agli anni o all’anno precedente”. Le nuove norme prevedono inoltre “una diminuzione progressiva delle aliquote Irpef, che non vuol dire far venire meno la progressività, che rimane. Nella nostra idea significa ad esempio ampliare sensibilmente lo scaglione di chi rientra nella prima aliquota, quella più bassa, per ricomprendere al suo interno molti lavoratori dipendenti”.

 

 

Redazione
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