venerdì, Aprile 26, 2024

Fine della “lune di miele” tra gli italiani e la premier Meloni: sondaggi in calo per il governo

Cala la fiducia, rispetto alla scorsa settimana, nel governo e nel presidente del Consiglio Giorgia Meloni, mentre la figura più apprezzata rimane il capo dello Stato Sergio Mattarella. È quanto emerge dall’ultima rilevazione di Quorum/YouTrend per Sky TG24. Al centro del sondaggio anche la “tassa piatta”, il Reddito di cittadinanza, lo stop alla vendita delle auto a benzina e diesel dal 2035 e la transizione ecologica. In generale diminuisce la fiducia nelle personalità politiche. Il calo più evidente è quello del presidente del Consiglio Giorgia Meloni (41%, -2% rispetto alla scorsa settimana). In controtendenza la segretaria del Pd Elly Schlein (stabile), il leader della Lega Matteo Salvini (+1%) e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (+1%). Forte calo anche nel giudizio sul governo (+4% di giudizi negativi, -2% di positivi rispetto alla scorsa settimana), che ora si trova in una situazione di 41%/49%. Gli italiani bocciano la “tassa piatta” in maniera trasversale: il 43% non è d’accordo con l’introduzione della misura, contro il 35% dei favorevoli e il 22% degli indecisi. Sulla “tassa piatta” c’è forte scetticismo tra gli elettori di tutte le opposizioni, mentre tra i partiti di governo forte appoggio soprattutto per Lega e Forza Italia: meno entusiasti ma comunque fortemente favorevoli gli elettori di Fratelli d’Italia (67%). Per quanto riguarda il Reddito di cittadinanza, il 42% ritiene che andrebbe “ristretto” con meno beneficiari e assegni più bassi, mentre il 22% lo abolirebbe del tutto. Solo l’8% degli intervistati lo manterrebbe uguale, mentre il 18% arriverebbe a rafforzarlo. I più favorevoli a riformarlo sono gli elettori del Terzo Polo (74%), mentre andrebbe cancellato per il 38% degli elettori di FdI e il 46% del resto degli elettori del centrodestra. Gli elettori del Pd sono i più propensi a mantenerlo com’è, mentre quelli del M5S sono i più favorevoli a rafforzarlo. Parlando poi dello stop alla vendita delle auto a benzina e diesel dal 2035, il 45% degli intervistati si dice contrario, contro il 43% dei favorevoli e il 12% degli indecisi. Il sondaggio su questo tema evidenzia un gap generazionale, che vede gli under 35 e gli over 55 prendere direzioni radicalmente opposte: i primi sono la fascia d’età più favorevole (57%), i secondi quella più contraria (57%).
Redazione
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