Dopo due anni e 17 arresti, dunque l’“Operazione Aspirapolvere” completa l’intensa attività investigativa che aveva smantellato un gruppo criminale, interamente composto da italiani, radicato nella periferia sud-est di Roma e nell’area dei Castelli Romani.
Un sodalizio che si serviva di una fitta rete di pusher per mercanteggiare in tutta la provincia notevoli quantitativi di cocaina, hashish e marijuana con profitti elevati. In cima al gruppo criminale, due pregiudicati, padre e figlio, apparentemente impegnati nel commercio al minuto di elettrodomestici nel comune di Monte Compatri: dagli accertamenti delle Fiamme Gialle del Gruppo di Frascati, è emerso che i componenti dell’associazione criminale vivevano seguendo un tenore di vita lussuoso in totale contrasto con le dichiarazioni dei redditi fornite.