venerdì, Aprile 19, 2024

POMEZIA, ANTONIO MANISCALCO A NOME DI “POMEZIA RIPARTE ADESSO!” RIPORTA ALCUNE RIFLESSIONI DOPO L’ASSEMBLEA DEL 21 FEBBRAIO

“Dopo aver partecipato all’assemblea pubblica di sabato 21 febbraio scorso, voluta dal Sindaco di Pomezia Fucci per incontrare i cittadini del quartiere Nuova Lavinium, come portavoce dell’Associazione “Pomezia Riparte Adesso!” ritengo opportuno fare alcune considerazioni rispetto a quanto emerso durante il confronto, ed in particolare per ciò che riguarda l’argomento inerente la richiesta di controllo e revisione dei costi per il riscatto del diritto di superficie in diritto di proprietà delle aree assegnate a suo tempo dal Comune di Pomezia.
Argomento che la nostra associazione ha affrontato per prima attraverso una serie di richieste scritte presentate al Protocollo Generale del Comune sin dal giugno 2013, senza avere alcuna risposta dal Sindaco, com’è consuetudine di questa Amministrazione che dice di essere “trasparente”.
In primo luogo ritengo doveroso fare i nostri complimenti all’associazione “Mens Libera” che come noi, e forse anche meglio di noi ha ritenuto opportuno affrontare l’argomento riguardante il controllo dei costi per il riscatto delle aree di 167, indicando peraltro al Sindaco la strada amministrativa ed i riferimenti legislativi da percorrere per arrivare ad una sostanziale riduzione degli stessi, andando addirittura oltre, dimostrando che è anche illegittimo richiedere ai cittadini il pagamento dei costi concernenti gli oneri di costruzione.
In secondo luogo al Comitato di Quartiere Nuova Lavinium e ai tantissimi cittadini presenti all’assemblea che, nonostante l’atteggiamento provocatorio assunto dal Sindaco e le sgradevoli affermazioni fatte dallo stesso hanno mantenuto un comportamento educato e civile, consono a chi ospita un incontro pubblico così importante.
Per quanto riguarda l’Amministrazione Comunale, nell’occasione rappresentata dal Sindaco e da alcuni consiglieri comunali, con l’inspiegabile assenza completa dei dirigenti e/o tecnici comunali nonostante l’importanza della loro presenza per l’argomento in discussione, ci sentiamo di dire che il Sindaco ha perso l’ennesima occasione d’oro, anche questa servita su un piatto d’argento, per dimostrare ai suoi cittadini la sua intelligenza, maturità e, ove ce ne fosse bisogno il suo acume politico, per accogliere le legittime e motivate richieste avanzate dall’associazione “Mens Libera”, dal Comitato di Quartiere Nuova Lavinium e dai tantissimi cittadini presenti all’assemblea.
Ha anche perso l’opportunità di dimostrare che le persone sagge sono senza pregiudizi e ascoltano i giusti suggerimenti che gli sono stati proposti, a prescindere dalle origini del proponente e che, invece di rimanere arroccati sulle proprie idee, non hanno problemi nel dover riconoscere i propri errori anche a costo di dover ritrattare completamente le proprie iniziali posizioni quando queste si rilevano palesemente sbagliate.
Il Sindaco ha perso poi un’altra occasione per accattivarsi senza sforzo i consensi di migliaia di cittadini/elettori invece che farseli tutti “nemici” soltanto e forse per una questione di principio o forse anche perché condizionato dalla decisione presa nell’aver previsto di incassare 3,3 milioni di euro, poi ridotti a 2 milioni in fase di assestamento, nelle entrate di bilancio di previsione 2014 sul capitolo inerente gli “Introiti da cessione diritti di superficie aree 167/62”, somme che secondo noi non risulteranno sicuramente vere quando sarà approvato il rendiconto 2014.
Sarebbe stato invece più logico ed intelligente da parte del Sindaco, quale massima espressione politica e non tecnica della Città, proporre al Comitato di Quartiere ed ai professionisti dell’associazione “Mens Libera” l’apertura di un tavolo tecnico di lavoro per affrontare seriamente l’argomento alla presenza dei dirigenti comunali competenti in materia per verificare insieme la percorribilità legislativa delle proposte in oggetto.
Siamo convinti che un po’ più di umiltà e un po’ meno di arroganza e presunzione da parte dei rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, che non penso siano competenti tecnicamente quanto i professionisti dell’Associazione “Mens Libera”, avrebbe prodotto dei risultati migliori per tutti.
Ci rendiamo conto che non è così facile riconoscere i propri errori di valutazione ma pensiamo che sia peggio rimanere sulle proprie posizioni, anche quando queste sono smentite e smontate da dati oggettivi.
Cogliamo infine l’occasione per metterci a completa disposizione dall’Associazione “Mens Libera” per ciò che riguarda la raccolta delle firme per portare l’argomento in discussione nel Consiglio Comunale di Pomezia, così come previsto dallo Statuto.”

Redazione
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