giovedì, Aprile 25, 2024

PROVINCIA,CALCIO: IL LIDO DEI PINI TRIONFA SUL VESCOVIO PER 1-2 NELLA FINALE PLAY OFF DI PROMOZIONE

Sulla destra i numerosi fan del Cedial, anche loro caldi e determinati a conquistare il titolo, armati di megafoni, fumogeni e spettacolari gigantografie dedicate ad ognuno dei propri beniamini. Due modi simili, e ugualmente vincenti, per caricare i ventidue. Nel mezzo, una moltitudine di addetti ai lavori, appassionati e curiosi. Nessuno pare voglia perdersi la finalissima, che regala subito emozioni. Al 3’, inizia la super partita di Cristofari che si incarica della battuta di una punizione: tentativo a giro vellutato, e palla di poco alta sopra la traversa. Primi applausi per lui. Poi, la risposta dell’Atletico: splendida ripartenza sul fronte mancino della trequarti, Amici galoppa poderoso e supera il marcatore mettendo in mezzo un pallone invitante per Sandulli che è tutto solo, ma è straordinario il recupero in extremis di Bernardi, e palla in corner.

Mentre gli applausi, trasversali sono per un bellissimo striscione dedicato ad Andrea Scipione, il calciatore del Formia rimasto coinvolto nell’incidente prima del match Play Off contro i Lidensi, le palle-gol, in campo, aumentano: al quarto d’ora, approfittando di un errore difensivo in impostazione arretrata, Cristofari s’impossessa come un falco del pallone e scappa verso la porta: in un lampo è a tu per tu col portiere e calcia secco, e a fatica il portiere arpiona, in due tempi, sventando la minaccia. Poi, altra azione prolungata Cedial: altro errore in mezzo, palla per De Carolis che è davvero a un passo da Poggi e va a calciare risoluto: miracolo in chiusura, ma la palla è ancora lì, e allora lo stesso numero sette se ne appropria e mette in mezzo un assist d’oro per Franco che, però, da due passi impatta male e spreca. Che occasione per i lidensi di Panicci. Scroscianti applausi dalle tribune.
A suggellare il momento favorevole per il Cedial arriva un’altra occasionisissima: su palla scagliata nel mucchio centrale arriva, al 17’, una spizzata decisiva per Cristofari pescato in posizione ottimale con la porta piena davanti: il centravanti calcia con grande precisione al volo e mette in rete. E’ gol, anzi no: l’arbitro annulla per fuorigioco. Protesta l’attaccante, che sostiene di essere partito in linea. Ma il signor Catallo di Frosinone (assistito da Palmigiano di Ostia e Musumeci di Ciampino), è irremovibile.

A spezzare questa lunga fase di predominio lidense, però, arriva il gol flash dell’Atletico: da posizione centrale sulla trequarti Amici è straordinario a trovare il corridoio verticale per servire in campo aperto Provenzani che, scappando coi tempi giusti e buona gamba, in posizione regolare, si trova a tu-per-tu con Cojocaru e con grande freddezza e classe conta i passi e la mette dolcemente in rete. Vantaggio Atletico Vescovio, 1-0 e partita sbloccata. Dal possibile vantaggio dei gialloblu, si passa a quello della truppa di Argento al minuto 23’, strutturato dall’ottima palla filtrante che Vasco Provenzani capitalizza con buon senso del gol.
La partita, allora, si fa ancor più bella: il Lido dei Pini aumenta i giri del motore spingendo ancor di più, e attaccando in massa. Cristofari è tra i più attivi, come sempre: al 26’ su piazzato costruisce una traiettoria bellissima a giro, da sinistra a destra, tagliando tutta l’area e pescando Bressan da ottima posizione: il difensore va per piazzarla, ma si salva con tempestività e un pizzico di fortuna la difesa del Vescovio. Provando a sfruttare il vantaggio, l’undici biancorosso del resto può provare interessanti ripartenze, come avviene un minuto dopo: ancora Amici sugli scudi, pescato in ottima posizione con una palla profonda: ma con un perfetto movimento sincrono, la difesa lidense in diagonale fa buona guardia rifugiandosi in corner. Sempre in contropiede il Vescovio prova a pungere, mentre il pallino del gioco resta al Cedial che crea e mette pressione alla difesa biancorossa: ma si arriva all’intervallo con il risultato di 1-0. Bellissima, tra i due tempi, l’iniziativa dei due club: che, tutti uniti e mescolati, ritornano in campo con uno striscione gigantesco dedicato ad Andrea Scipione, la cui ’finale’ più importante è tutt’ora in gioco. Da applausi anche lo striscione che i tifosi del Vescovio dedicano al loro ormai ex DG, così come le magliette che il Cedial indossa, sempre inneggianti alla guarigione di Scipione, con diversi supporters del Formia arrivati a Ciampino per tifase gialloroyal.

Se possibile, la ripresa è ancor più avvincente della prima metà. Due minuti e ancora lui, Flavio Cristofari semina il panico dal limite dell’area sul fronte destro: bellissimo tiro a giro sul secondo palo e altrettanto lodevole parata di Poggi in tuffo, a rifugiarsi in corner. Poi sempre lui, su cross di Bernardi teso e preciso schiaccia di testa, ma non è un brivido per il portiere. Prova a ripartire il Vescovio, e al 13’ su palla invitante nello spazio ancora Provenzani tenta il bis: ma è debole, è Cojocaru ringrazia. Poi, mentre inizia il valzer dei cambi, arriva alla mezzora un’altra opportunità per l’Atletico con Privitera che dalla bandierina calcia direttamente in porta: si salva Cojocaru. Nel frattempo, il cedial si rende pericoloso con Loreti, Cristofari e Bernardi, ma come sempre tutto passa dai piedi illuminati di Flamini, registra straordinario di un ’film’ calcistico che si appresta ad arrivare alle scene clou. Proprio lui ci prova dalla distanza con una conclusione secca e potente, ma non va. Poi, torna in cattedra Cristofari, che nel giro di 4 minuti spaventa due volte gli avversari: prima con un guizzo accentrandosi da sinistra e una conclusione precisa e velenosa che va però oltre il palo di pochissimo. Poi, tentando l’eurogol dalla distanza siderale con un lob che si abbassa a dovere, ma non centra il bersaglio di poco.

Ma il calcio è strano, bello e ricco di emozionanti sliding door. E, si sa, delle sue regole rigide e intramontabili. La più efficace è come sempre quella dal ’gol mancato, gol subito’: e avviene tutto nel giro di due minuti. Gli ultimi due della gara. Proprio come il finale del thriller più suggestivo che si possa immaginare. Perché, dopo una lunga fase di palle gol non concretizzate, il Cedial subisce una ripartenza clamorosa da parte dell’Atletico Vescovio al minuto 43’, quando correndo come una saetta, Frasca va in campo aperto completamente indisturbato; nessuno riesce a stargli dietro, essendo il Lido tutto proiettato in avanti alla ricerca del parti, e allora il numero 18 galoppa solitario bruciando metri e ogni tentativo di recupero. Alla fine, entra in area, conta i passi e calcia, ma è clamorosamente straordinaria la parata di Cojocaru che chiude lo specchio col corpo e realizza una parata assolutamente determinante, e di fatto storica. Perchè, in effetti, in quell’istante tutti si aspettavano il gol. E invece, tenendo in vita i suoi, il portiere permette al Cedial di costruire ancora un’altra opportunità.
E arriva su calcio da fermo, sul fronte mancino ai margini dell’area di rigore: alla battuta va Cristofari che disegna una traiettoria a giro velenosa e liftata verso il mucchio, laddove sbuca Loreti perfetto nello staccarsi e piazzarla con i tempi giusti e col cinismo delle ultime chances: ed è gol. Ed è un gol bellissimo e pesantissimo, perché Loreti, il jolly di Panicci, il multiruolo, l’emblema dell’eclettismo lidense, fa 1-1 proprio allo scadere, e immediatamente dopo la clamorosa occasione per il raddoppio dell’Atletico che avrebbe chiuso i giochi. La storia, dunque, prende altre vie. Il gol allo scadere e la corsa frenetica del marcatore e di tutto il gruppo verso lo spicchio dei tifosi significa infatti tempi supplementari.

Il caldo si fa sentire, e gli umori sono diversi, nelle due squadre. L’Atletico, dopo aver a lungo assaporato il dolce sapore della vittoria ed aver gestito la fase più dura del match, si è vista recuperare in extremis dopo il bis sfiorato. L’elettricità, invece, è palpabile e manifesta nei sorrisi del gialloblu del presidente Montioni. Che, infatti, tornano in campo per il primo dei due supplementari con carica e energie in più. E, a riprova di ciò, dopo un paio di trame ben congegnate ma non andate a buon fine, arriva la definitiva svolta: è il decimo del primo degli extra-time. Recupero, un motorino infaticabile lungo la corsia mancina, ’recupera’ un buon pallone e va come il vento, fino a mettere una palla troppo invitante al centro laddove sbuca il neo entrato Carannante che, bruciando tutti sul tempo e anticipando il movimento dei marcatori, stoppa a seguire e poi scaglia un mancino forte e decisamente imparabile: e la palla entra in rete. E’ glaciale Carannante, ed è 1-2 per il Cedial Lido dei Pini. Sorpasso completato, nel supplementare, dopo aver riacciuffato il pari per i capelli sul gong il club di coach Panicci e Zenga è in vantaggio grazie al graffio di uno dei subentrati. Il giovane Carannante, togliendosi via la maglia e lasciandosi andare ad un’esultanza di pura gioia e cuore nel mezzo del gruppo, manifesta tutta la sua felicità che è anche un pò emblematica. Ancora una volta, indovinando i cambi e senza fare calcoli, coach Panicci ha fatto centro.
Il vantaggio non deprime però l’Atletico, che spinto da un pubblico straordinario cambia copione e inizia ad attaccare con buona lena specialmente lungo le corsie: almeno due chances pericolose, ma non basta a violare la porta dell’esperto Cojocaru. Si passa così all’ultimo dei due mini-tempi extra, e a prendersi la squadra in groppa è ancora una volta lui, un sublime Cristofari. infaticabile, al 2’ va in assolo contro la difesa, e in surplace si muove per il tentativo a giro chic: ma la difesa fa muro. Poi, al 10’, arriva un tentativo da fuori pericolosissimo, con Poggi a mettere in corner. E ancora, un minuto dopo, numero eccezionale di Cristofari che con una finta elegantissima alla Totti si libera con un contro-movimento del marcatore lasciando scorrere la palla e, libero, fugge verso la porta in assolo: arrivato però stanco dopo la galoppata, calcia debole e Poggi blocca. Chances evaporata: e allora, gli ultimi minuti sono per un coriaceo, instancabile, e apprezzabile Vescovio. Che prima mette i brividi alla difesa con ben due conclusioni dalla distanza, terminate fuori di poco. E poi, per l’assalto finale, decide di andare all’arrembaggio con tutti gli effettivi, perfino il portiere. E’ 14’ del secondo supplementare, e c’è una palla inattiva scodellata nel mucchio: c’è anche Poggi a farsi largo, la marcature sono strette, c’è chi cade e chi prova a spizzarla, la sfera resta lì, nel mucchio, ingovernata prima e poi rimetta indietro di testa; Cojocaru allontana, ma non abbastanza, la difesa fa ancora muro e spazza, ma dalle retrovie arriva ancora un’ultimo estremo siluro sul quale però lo straordinario Cojocaru, ancorché in parte coperto dal mucchione, riesce a farsi trovare preparato, sventando la minaccia.

Ed è l’ultimo vero brivido, arriva il triplice fischio finale, ed il Cedial Lido dei Pini si laurea dunque a pieni voti. Non solo Eccellenza, ma anche vittoria della Finalissima Play Off di Promozione ai danni di un Atletico Vescovio altrettanto da applausi. Una gara bellissima, un finale ancor più suggestivo con entrambi i gruppi a festeggiare sotto i propri fan. Se l’Atletico stende un ampio striscione con l’emblematica scritta ’Eccellenza’, il Cedial esulta in gruppo elevando al cielo mister Panicci. Ed è storia, ed capolavoro: come una delle pagine più belle da raccontare, il Lido dei Pini è campione, ed in una festa cumulativa che unisce tutti, mescolando colori, calciatori, percorsi societari e tante belle storie di vita, vince infine su tutto la bellezza pura di questo sport. Sintetizzato, infine, dalle parole del Presidente del Cedial Lido dei Pini, Diego Montioni: “Dedichiamo la vittoria a Andrea Scipione.” Chapeau.

Redazione
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