Non solo perché i Gruppi consiliari, e di certo quello che io rappresento, non sono mai stati messi a conoscenza delle difficoltà incontrate da Megna, ma perché la maggioranza ha appreso le dimissioni del delegato alla legalità e alla sicurezza dai giornali, senza neanche conoscerne le motivazioni specifiche. Del resto dopo aver aderito ad Avviso Pubblico, aumentato i fondi comunali per la sicurezza e legalità, essere stati presenti come amministrazione a numerose iniziative contro le mafie vorrei sapere quali sono stati gli “ostacoli” incontrati da Megna. Neanche mai Megna ha presentato in maggioranza l’idea di fare un consiglio aperto. Sottolineo – precisa Chiodi – che rispetto la scelta di Megna, ma considerata la gravità delle sue parole, in qualità di consigliere comunale desidero, quantomeno, sapere se la sua decisione si basa su illazioni, accuse precise, contestazioni o altro. E’ fondamentale, perché in un momento delicato come quello che attraversa oggi la politica, non ho alcuna intenzione di essere tirato dentro alla dinamica descritta grossolanamente da Megna, soprattutto dopo essere stato protagonista sia in consiglio che in giunta di numerosi atti di controllo e di approfondimento insieme ad altri consiglieri che sono certo condividono il mio pensiero. Per questo – concludo – chiederò presto un incontro con Raffaele Megna, per capire le origini della sua decisione, perché su temi delicati e strategici quali sicurezza e legalità, nessuno ha intenzione di fare sconti”.