mercoledì, Maggio 1, 2024

ARDEA, CALCIO A 5: MIRAFIN-LIDO, LA PARTITA VISTA DALLE PANCHINE

I due entourage tecnici di Mirafin e Todis vivono la super sfida al cardiopalma seguendone i numerosi stravolgimenti. L’inizio brillante degli ardeatini impone al coach ospite un’adunata al primo break: raccolgono le idee i ragazzi lidensi ascoltando i suggerimenti del mister, dall’altro lato analisi al dettaglio, ma al ritorno al gioco l’errore in disimpegno dona il vantaggio agli ospiti che salgono di livello e creano diversi grattacapi alla compagine di casa. E allora è Salustri al successivo time out a dover rivedere qualcosa coi suoi. Tutti a raccolta e la riunione funziona perché Bacaro inizia il suo show di gol: dopo il pari c’è il sorpasso e poi l’allungo. Panchina agitata, quella dei lidensi; salgono anche un pò le tensioni fino al 3-2 che porta all’intervallo.
I tre minuti di buio ardeatino in avvio ripresa e le fiammate lidensi ricambiato gli equilibri: si passa addirittura al 3-5 con tre squilli ravvicinati del Todis, ed allora Salustri richiama i suoi: fitto conciliabolo e i talentuosi ragazzi Mirafin assorbono le indicazioni dell’autorevole timoniere del club di casa. Massima spinta da un lato, massima concentrazione dall’altro. È la fase clou, è vietato sbagliare, è vietato mollare, ma il Todis accumula falli e si arriva al micidiale tiro libero di Bacaro. Ricambia la sfida. E l’atmosfera cresce in fibrillazione. Altro stop, altre indicazioni: ora o mai più sembrano dire i coach, in una gara che ora si fa spezzettata; tante interruzioni, giocate d’alta scuola, prodezze e conclusioni, schemi e portieri decisivi. La tensione è alta, l’adrenalina anche: per uno svantaggio da recuperare ad un solo minuto dalla fine la panchina Mirafin lima gli ultimi dettagli per una gestione minuziosa dei particolari. Dall’altra parte un chiaro diktat: difendere la sola rete di vantaggio ed allungare come capolista. Si mescola la tattica al pathos, e il sudore alla tecnica, ma arriva l’ultimo tiro libero, l’ultima gemma di Bacaro e il 5-5 che lascia a entrambi i coach un pò di reciproco agrodolce in bocca, ma anche la convinzione di essere al comando di due spettacolari realtà protagoniste assolute del girone.

Redazione
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