Condizioni che al momento rimangono gravi, ma per fortuna il ragazzino non corre pericolo di vita. Attualmente si trova ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Sant’Eugenio di Roma, dove è stato trasferito direttamente lunedì sera, dopo le prime cure dei medici del pronto soccorso del San Paolo. Per lui ustioni di secondo grado sul 40% del corpo, in particolare nella parte superiore. A quanto pare infatti, secondo una prima ricostruzione effettuata dai militari dell’Arma, giunti sul posto insieme ai Vigili del fuoco della caserma Bonifazi, il ragazzino stava giocando in casa, in cucina. Una candela sul tavolo, un po’ di alcool spruzzato sulla fiammella per vedere l’effetto che avrebbe fatto. Ma sicuramente non immaginava la fiammata che lo ha investito e che ha mandato a fuoco la tenda della cucina. Il bambino avrebbe anche cercato di spegnere il fuoco, bruciandosi ancora di più. La madre era allontanta qualche istante, che si è rivelato poi fatale. (Seapress)