mercoledì, Maggio 8, 2024

INCENDIO ECO X: DOMANI SIT-IN DI SINISTRA ITALIANA PER LA CORRETTA INFORMAZIONE

“Con l’incendio avvenuto all’EcoX di Pomezia – si legge nella nota stampa a firma di Sinistra Italiana Pomezia e Sinistra Italiana Roma Area Metropolitana – è molto probabile che si siano prodotte diossine e sembra confermata l’ipotesi della presenza di amianto nella copertura del capannone. I valori bassi di diossina che l’Arpa ha diramato nei giorni dell’emergenza non sono significativi”. “Attendiamo – si legge ancora – che vengano predisposti idonei campionamenti per quanto concerne le diossine e delle fibre di amianto e di altre sostanze tossiche. Essi devono interessare sia la zona rossa sia i 21 comuni interessati dall’emergenza, area litoranea e dei Castelli Romani. Chiediamo un’informazione continua ed efficace sui parametri monitorati e gli effetti conseguenti sulla salute, indicando i comportamenti da assumere e i piani preventivi di vigilanza sanitaria per limitare l’evolversi di malattie note per tali esposizioni. Al di là delle responsabilità specifiche su cui sta indagando la Procura di Velletri, chiediamo che si faccia chiarezza sulla segnalazione effettuata dal Comitato di Quartiere al Comune di Pomezia, in merito all’eccessivo stoccaggio di materiale pericoloso, all’interno del capannone e nel piazzale antistante, e che la stessa non abbia avuto alcun esito. Nel luglio 2016 – continua ancora Sinistra Italiana – presentammo una raccolta di firme contro lo smantellamento dei Servizi Sanitari e del Dipartimento di prevenzione della ASL 6 denunciando il rischio di un suo depotenziamento che tutto ciò avrebbe comportato, in una realtà industriale così importante, con 5 siti industriali classificati con Rischio Incidente Rilevante. La richiesta fu inoltrata alla Regione, alla Direzione Generale e, in quanto Presidente della Conferenza Locale per la Sanità, anche al Sindaco Fucci senza ottenere alcuna risposta.
La pericolosità dei siti industriali imponeva anche una diversa decisione da parte della Regione Lazio e dell’Amministrazione di Pomezia in merito alla realizzazione di due centrali biogas nel nostro territorio (seppure una di esse trasformata in centrale di compostaggio) ed in quelli limitrofi. Denunciamo la mancanza di un serio Piano Regionale dei Rifiuti nella nostra Regione e le conseguenze sono palesi.
Ancora nulla è stato fatto – continua la nota stampa – sull’inquinamento della falda idrica da clorurati dell’area vasta Pomezia-Ardea, e nel quale permangono tutte le limitazioni nel loro utilizzo. Chiediamo all’Amministrazione Comunale, alla Regione Lazio ed alla ASL RM6 di adottare le più opportune misure di prevenzione ed i piani di intervento più adeguati per ridurre al minimo il rischio per la salute ripetano simili eventi”.

Redazione
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