giovedì, Maggio 2, 2024

S. SEVERA, RIAPRE VIA CARTAGINE: NIENTE PIÙ PROBLEMI SU LUNGOMARE PYRGI

Alcuni gravi fatti di cronaca, però, hanno convinto l’organo regionale a ritornare sui suoi passi e a riaprire il varco che conduce sulla statale Aurelia, in quanto diversi soccorsi effettuati in mare, stavano per creare delle vittime, perché i mezzi di soccorso non potevano fare manovra per il poco spazio utilizzabile tra le due fila di auto parcheggiate nei pressi degli stabilimenti. Questa volta però gli uffici comunali si sono mossi per tempo per chiedere le dovute autorizzazioni alla Regione, proprietaria anche dei terreni attigui all’ex colonia marina. La Regione, infatti, da otto anni teneva chiusa la stradina, con la scusa di mettere in sicurezza l’area dell’edificio, un ex ostello della gioventù mai utilizzato e fatiscente. «Finalmente siamo riusciti a far riaprire il varco – commenta il delegato alla viabilità Massimiliano Calvo – che dal primo giugno sarà transitabile, questo consentirà di potersi spostare con le auto sul Lungomare Pyrgi, perché il tratto di arteria sarà riaperta al traffico nella parte che lo collega a via Cartagine. In questo modo si potrà garantire un’adeguata sicurezza agli automobilisti e ai pedoni che affollano durante il fine settimana le spiagge della frazione turistica». C’è anche un altro problema che affligge quella zona di mare ed è la stessa colonia marina. Una struttura ridotta ad un ricettacolo di topi che costata svariati milioni all’epoca dei mondiali di calcio del 1990 per la sua ristrutturazione, non fu mai utilizzata fino a trasformarsi in una specie di ecomostro. Lo scorso anno alcuni operatori commerciali di Santa Severa, stanchi di subire una lunga serie di disagi dovuti proprio alla gestione da parte della Regione di questo bene, chiamarono i responsabili della trasmissione di Canale 5 Strisca la notizia. In quella occasione il sindaco promise di trovare una soluzione alla Colonia Marina. Purtroppo, considerato che la proprietaria dello stabile è proprio la Regione, per il primo cittadino è stato impossibile risolvere il problema, anche perché la stessa Regione sarebbe intenzionata a mettere in vendita l’edificio che è a destinazione turistico-ricettiva. (Seapress)

Redazione
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