venerdì, Aprile 26, 2024

RIFIUTI CAPITOLINI IN PROVINCIA: UN SECCO NO ANCHE DA CERVETERI E FIUMICINO

Proprio a riguardo si sta tenendo quest’oggi una conferenza stampa indetta dai sindaci di Cerveteri e Fiumicino per spiegare le ragioni della contrarietà all’idea di accogliere i rifiuti romani. Nei giorni scorsi il sindaco Pascucci aveva già reso noto di aver ricevuto dalla Città Metropolitana di Roma Capitale una comunicazione per l’individuazione delle aree idonee alla localizzazione di impianti per la gestione dei rifiuti. “La nota in questione – ha spiegato Pascucci – ci dice che l’intento dell’Amministrazione Raggi è di fornire una mappatura delle aree idonee e non idonee per il posizionamento degli impianti di trattamento recupero e smaltimento dei rifiuti, da poter mettere a disposizione delle amministrazioni locali e statali per la futura localizzazione dei siti. Tra le aree indicate come idonee, ben due sono all’interno del nostro territorio. Altre due sono collocate nel confinante territorio di Fiumicino, proprio vicino a noi. I cittadini devono sapere che siamo pronti, come sempre, a dare battaglia con tutte le nostre forze e con tutti i mezzi affinché non venga inferta un’altra ferita mortale al nostro territorio. Come Consigliere della Città Metropolitana – ha concluso poi Pascucci – sto già preparando una mozione di netta contrarietà al progetto in atto e come Sindaco di Cerveteri chiamo sin da ora tutti i cittadini a raccolta affinché facciano sentire forte insieme a me la voce di chi non vuole accettare decisioni calate dall’alto. Abbiamo la possibilità, entro 60 giorni, di presentare delle osservazioni al piano”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il Pd di Ladispoli che ha espresso un no secco, ricordando la battaglia e la mobilitazione generale contro l’ipotesi della discarica a Pizzo del Prete, località di alto valore paesaggistico, nei pressi di Torrimpietra quando era sindaco di Roma Gianni Alemanno.
A pronunciarsi sulla vicenda anche il consigliere grillino di Civitavecchia Matteo Manunta, Delegato all’Ambiente di Città metropolitana. “Credo sia doveroso fare chiarezza per evitare di cadere nella trappola della malainformazione, pratica assai in voga soprattutto nel periodo elettorale. La legge regionale assegna alla Provincia (ora Città Metropolitana) la competenza di individuare, sentiti l’Autorità d’ambito ed i Comuni, le zone idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti – ha spiegato – nonchè le zone non idonee alla localizzazione di impianti di recupero e di smaltimento dei rifiuti. In altre parole, l’Area Metropolitana si occupa di individuare dove si potranno e dove non si potranno fare gli impianti, non di dove si faranno. La differenza è sottile, ma significativa. Il Dipartimento ambiente della Città Metropolitana, in ottemperanza agli obblighi di legge, ha trasmesso a tutti i Comuni della provincia la planimetria individuante il sistema dei vincoli secondo i criteri del Piano di gestione rifiuti del Lazio del 2012 che, piaccia o no, ad oggi risulta essere il nostro riferimento normativo. Successivamente, la tavola sarà trasmessa alla Regione Lazio per la valutazione e la decisione finale che spetta esclusivamente all’Ente regionale. Trovo vergognoso addossare presunte colpe alla Città Metropolitana che, ripeto – ha concluso – non ha nessuna competenza di autorizzazione di nuovi impianti. Il Dipartimento sta svolgendo il suo compito nel rispetto della normativa vigente e seguendo criteri che il Piano rifiuti del 2012 ci impone”.

Redazione
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