martedì, Maggio 7, 2024

LAZIO, CALCIO, POLI AUTORIZZATI: IL FROSINONE “CONFERMA” L’ANZIO

Insieme a Mario Guida, responsabile del settore giovanile dell’Anzio, siamo riusciti a portare le nostre metodologie di lavoro. Sappiamo che questo è un progetto a media-lunga scadenza e che una società dilettantistica ha bisogno di tempo per metabolizzare certe dinamiche di lavoro ma i risultati ottenuti qui sono ben visibili». Quanto fatto dal club ciociaro rappresenta un esempio di come, attraverso la programmazione, si possano raggiungere obiettivi difficilmente ipotizzabili fino a qualche anno prima: «Oggi tutti affermano di voler programmare, pochi lo fanno seriamente. Occorre dotarsi di una struttura societaria adeguata e di personale qualificato. Personalmente sono arrivato a Frosinone dieci anni fa, siamo partiti col gruppo dei Giovanissimi Nazionali del 1993 e, attraverso il lavoro siamo riusciti ad ottenere risultati che, nell’ambito del settore giovanile, non significa vincere titoli bensì dare la possibilità ai ragazzi di poter arrivare al professionismo. Mirko Gori e Luca Paganini sono due esempi di come, lavorando in questa maniera, si possano costruire i giocatori in casa». E l’Anzio, di ragazzi cresciuti nel vivaio, ne sa qualcosa, a cominciare dallo stesso Guida che, dopo aver appeso gli scarpini al chiodo all’indomani della promozione in Serie D nella scorsa stagione, si sta dedicando anima e corpo al lavoro dietro la scrivania: «Se il Frosinone ha confermato che il rapporto proseguirà, significa che abbiamo lavorato bene e per noi non può che essere motivo di vanto. Ringrazio il direttore generale Ernesto Salvini, col quale ho avuto il primo contatto due anni fa e che si è fatto promotore di questa iniziativa, da parte nostra è un onore essere associati ad una società professionistica». I numeri in costante aumento, per quanto riguarda gli iscritti, testimoniano la bontà del lavoro svolto dall’Anzio: «L’importante è mantenere alti gli standard qualitativi – sottolinea Guida – La crescita dei ragazzi è la priorità, per questo abbiamo il supporto del coordinatore motorio ogni settimana e, inoltre, molti dei nostri istruttori della Scuola Calcio sono ex giocatori o giocatori ancora in attività con la prima squadra dell’Anzio, come Andrea Pucino, Simone Rizzaro e Fabio Ferrari. Ho scelto di affidare a loro alcune categorie perché ritengo che, chi vive o ha vissuto quotidianamente lo spogliatoio, possa avere un tipo di esperienza che non si può apprendere soltanto con la teoria».

Redazione
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