domenica, Maggio 5, 2024

CERVETERI, CONFRONTO TRA I CANDIDATI SINDACO

Si è volutamente usato l’appellativo di pretesto, poiché i risultati ottenuti, per il metodo utilizzato, erano assolutamente privi di significato e di valore statistico e quindi non potevano essere certificati come sondaggio dell’andamento dell’opinione sui temi. Diciamo che è stata l’opportunità di valutare dal vivo, al di là dei comunicati elaborati ed unilaterali comunicati stampa, le capacità reattive e la preparazione a tutto tondo dei candidati, di chi cioè ha la pretesa di saper governare una città complessa come Cerveteri. Ebbene, al di là della bravura e della perizia tecnica della squadra che ha fatto la diretta streeming dell’incontro e della bravura del giovane Cristiano Orsini, giornalista e moderatore dell’incontro, toni e performance individuali dei partecipanti, ci hanno portato ad avvicinarci alla convinzione che fosse una burla organizzata da quei mattacchioni di “Scherzi a Parte”. Ci aveva trascinato verso quella direzione l’espressione colorita ai limiti della trasmissibilità in fascia protetta di una signora, candidata sindaco, che senza eufemismi citò per nome ciò che in modo sarcastico ed allo stesso tempo poetico, il grande Dario Fò definì “inutile orpello che serve per procreare” per passare in seguito a sentire dottoresse che hanno confuso “diritto di proprietà con quello di possesso” e ancora “atti complessi che devo ancora esaminare”, tanto circa il piano regolatore. Sembrava la Raggi che aveva bisogno di tempo, come tutto il suo movimento che appena vince hanno, i suoi, bisogno di un periodo di apprendistato. Infatti, il candidato sindaco Cinque Stelle ha disertato l’incontro. Fosse perché non aveva ancora finito di studiare? Favolosa poi, quella di chi ha detto che si dovevano costruire gli alberghi per i “Crocieristi”. Che si sappia, i crocieristi dormono sulle navi. Aveva forse in mente costui una squadra di sabotatori per interdire l’aria condizionata sui bastimenti? Sono stati in tre, che non hanno preso strafalcioni e se le sono date di santa ragione. Pio De Angelis, che pungeva il sindaco Pascucci come una zanzara, ma si sa, l’astuzia di Pascucci è proverbiale e il buon Pio aveva dimenticato che proprio presso il suo studio aveva acquistato il collare contro pulci, zanzare, zecche e pappataci e l’altro, Salvatore Orsomando che ha difeso il suo discusso atteggiamento nell’ultima seduta del consiglio, e cioè che ha annullato l’assise per sabotare l’approvazione della tanto discussa variante generale al piano regolatore. Tutti contro uno per dire: ’’Appena diventerò sindaco resetterò tutto e porterò tutto come era prima’’. Ma se ci fosse stato anche Juri Marini cosa allora avrebbe detto?

Redazione
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