lunedì, Maggio 6, 2024

Santa Severa, è bufera parchimetri

Si levano alte le proteste dei residenti di Santa Severa, che ieri si sono visti recapitare una raccomandata dalla società che ha in gestione il servizio dei parcheggi a pagamento, in cui gli viene richiesto di dimostrare che effettivamente risiedono a Santa Severa. La curiosa istanza, a cui i proprietari dell’abbonamento dei parchimetri devono far fronte, è dovuta ad fatto che tutti coloro che hanno avanzato richiesta di ottenere lo sconto sul pedaggio, hanno la residenza a Santa Marinella ma ovviamente, essendo Santa Severa una frazione, non possono apparire come residenti della borgata santamarinellese.
«Capisco che una ditta, come quella che gestisce i parcheggi a pagamento provenendo da Spoleto – dichiara Rosanna Valentini una delle titolari dell’abbonamento che si è vista raggiungere dalla raccomandata – non sia informata su chi è abitante di Santa Severa e chi invece risiede a Santa Marinella, ma forse sarebbe stato più logico che, in base all’indirizzo riscontrato all’anagrafe, avessero evitato questo problema. Quindi, se la società che gestisce i parchimetri, si fosse preoccupata di andare all’ufficio anagrafe a verificare la residenza di chi, come me, ha fatto richiesta dell’abbonamento, sarebbe stato inutile inviare le raccomandate invece di lasciare questa incombenza a noi. Ma vi sembra logico che io debba dimostrare, attraverso della documentazione, che risiedo a Santa Severa? Ci abito da una vita e se arriva una ditta che non è informata su questo, se lo prenda lei l’impegno di verificare se effettivamente abito a Santa Severa e non che dobbiamo essere noi a fornire documentazione in tal senso. Loro fanno affidamento sul fatto che sul documento di identità ci sta scritto che noi risiediamo a Santa Marinella, ma se avessero avuto un minimo di intelligenza, dal certificato di residenza avrebbero riscontrato che l’indirizzo è chiaramente individuabile a Santa Severa. Nella raccomandata, i titolari dell’azienda, affermano che, a seguito di verifiche fatte sulla targa, si riscontra che la residenza è riferita a Santa Marinella e non a Santa Severa e questo farebbe decadere il diritto ad ottenere lo sconto come residenti. Per evitare ciò, ci hanno dato cinque giorni di tempo per presentare idonea documentazione attraverso mail o consegnandola agli ausiliari del traffico da loro assunti». «La domanda che mi pongo è questa – conclude la Valentini – perchè il Comune da un appalto ad un’azienda esterna, senza fornirla di un dettagliata lista di abitanti che sono residenti a Santa Severa? Spero che da questa esperienza si tragga l’insegnamento che ognuno debba fare la sua parte per mandare le cose nel verso giusto». (seapress)
14/06/2017

Redazione
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