Civitavecchia – Un’estate arrangiata. Sembra essere proprio questo il destino di questi mesi, sotto il profilo della fruibilità delle spiagge libere cittadine e degli eventi dedicati ai cittadini. L’amministrazione comunale si è fatta trovare impreparata. Colpa probabilmente di una scarsa programmazione che ha portato il Pincio ad allungare i tempi oltre il limite massimo. Siamo al 20 giugno e non si respira certo l’aria dell’estate a Civitavecchia. L’emergenza idrica è oggi il problema principale in città. Ed è chiaro che è difficile pensare ad altro, soprattutto considerati i disagi quotidiani lamentati da centinaia di famiglie.
Ma neanche sugli altri fronti la situazione migliora.
Basta prendere ad esempio il bando relativo alla raccolta di manifestazioni di interesse finalizzate alla gestione dei servizi connessi alla balneazione su diversi tratti di spiaggia libera presenti sul territorio comunale o quello per la realizzazione degli eventi estivi.
Mentre gli altri comuni del comprensorio iniziano ad animarsi, soprattutto nei weekend, con feste, sagre, concerti e spettacoli vari, Civitavecchia per ora resta indietro, in attesa di capire come sbrogliare la situazione venutasi a creare dopo l’esclusione delle due società partecipanti al bando. Nonostante le disponibilità, quest’anno, di 35mila euro, ancora non si è stato approntato alcun cartellone.
E soprattutto non si è ancora proceduto con gli affidamenti delle spiagge libere cittadine. Il 1° giugno scorso il Pincio ha pubblicato il bando, con scadenza 8 giugno. E già i tempi erano stretto. Hanno partecipato 6 società, rispetto ai 13 tratti di spiaggia coinvolti, incluse aree centrali, come quello della spiaggia libera della Marina, la spiaggia dell’ex dopolavoro ferroviario (Lungomare Thaon De Revel), o quella antistante Via Borgo Odescalchi, arrivando fino al Piccolo Paradiso. Il Comune cercava soggetti per gestire direttamente queste aree, assicurando servizi di assistenza e di salvataggio, servizi igienici, accessibili anche alle persone diversamente abili, pulizia almeno una volta al giorno, percorsi accessibili fino alla battigia, noleggio di attrezzature da spiaggia, per una durata stagionale. Ma ad oggi il Comune deve ancora convocare la commissione che dovrà occuparsi di valutare le offerte e provvedere con l’eventuale assegnazione. Nel frattempo, rimane la desolazione. Tranne il Pirgo, infatti, le altre spiagge non sono certo praticabili: nessun servizio, nessun intervento di pulizia straordinaria degli arenili. Cittadini e turisti dovranno trovare delle alternative.
(Seapress)