giovedì, Marzo 28, 2024

BRINDISI, MA IL VIDEO DOVE STA? PROSEGUONO LE PRESE DI POSIZIONE IN MERITO AL “CIN-CIN” ALLA FINANZA

Il fatto del brindisino politico dedicato alla Guardia di Finanza ed anche ai carabinieri a questo punto, sarebbe si avvenuto, ma secondo le testimonianze raccolte, le cose sarebbero andate abbastanza diversamente da come sono state narrate. Noi ci siamo attenuti alle testimonianze dei presenti, e fonti ufficiali, unica fonte ritenuta certa sino a che il video, alla fine, comparirà. Se sara’ il caso di fare denuncia alle autorita’ per recuperare la clip, cosa peraltro tecnicamente agevole per un ingegnere e per l’autority delle comunicazioni, questo verra’ stabilito in altre sedi. Sorvolando sugli aspetti egoistici e d’eroismo informazionale, sempre ben mascherati con filantropici intenti, il punto è questo: qual è la fonte della notizia? E soprattutto qual’è la notizia? Siamo di fronte ad una non notizia diventata notizia? Una idiotizia per usare un termine ormai ricorrente. La idiotizia di un video in diretta, ad un compleanno privato con personalità pubbliche, che pare nessuno abbia avuto il piacere di guardare, ma tutti hanno commentato. Un video che c’è stato, e’ indubbio, ed è confermato, e che ha determinato la costruzione politica di un impianto accusatorio a posteriori su fondamenta però molto sabbiose al confine tra la privacy e la idiozia socializzata. Dove sta questo video? Il contenuto è così grave o è solo stupido? Se lo chiedono le forze politiche il giorno dopo la festa. Il video del brindisi è stato rimosso! E tutti a gridare: Allora avevano la coda di paglia, svergognati brindatori!… E perché è stato rimosso secondo voi? Non ci vuole un master in ingegneria aerospaziale per capire che potrebbe trattarsi di puro imbarazzo o continenza a scoppio ritardato, tipica di chi ha la selfie mania. O Per prudenza. O addirittura Per paura di aver sbagliato. Per pudore. Per vanità. Per non tradire le aspettative e la propria immagine pubblica nel mondo dei social. Per non cadere vittime della paura di essere giudicati o messi alla gogna dagli spammatori Facebook professionisti. Perché magari ci si è resi conto in ritardo della inadeguatezza pubblica di ciò che si stava dicendo o facendo. Perché non si può essere sciolti in politica, ed umani fino ad un certo punto: se si è frivoli non si può fare amministrazione, si deve avere un contegno. Certo. Questo è l’unico aspetto di realtà assoluta. La verità la lasciamo ai venditori di pentole. Ed in questo i nostri politicanti non sono stati bravi, hanno perso il senso della realtà. Hanno peccato di leggerezza. Si lasciano prendere la mano col telefonino trascurando il fatto di essere pubblici ufficiali. Non hanno imparato ad usare i social media. Una Gaffe con ripercussioni che passeranno peril canale pubblico e politico. Il mescolare il privato con la sfera del pubblico, per la gioia di chi tira giustamente e legittimamente pomodori marci serviti su un piatto d’argento, questo è quanto. Evidentemente non hanno fatto in tempo i nostri politici ingenuotti, forse inadatti per gestire le polemiche nel mondo dei social squali, a cancellare il video del cin cin goliardico e ai limiti della demenza. Perche’ sono sorvegliati speciali: quella sera c’era qualcuno appostato, diciamo appassionato, ma molto appassionato, che nel cuore della notte ha salvato (forse) il video ’scandalo’ prima delle candeline: un brindisi!? Oh my ’gode!’ A chi? Alla Finanza! E perché? Lo avranno fatto per manifestare antipatie verso la legalità questi politici da strapazzo senza senno ne pudore? L’associazione di pensiero è stata indotta come in un automatismo programmato. Ma tutti hanno negato che l’intento dello sbicchierare fosse malevolo. In effetti le parole del video nessuno è certo di averle udite letteralmente. Un brindisi anche ai carabinieri? E chissà se non anche a questo punto alla municipale? Una storia per molti aspetti insensata più che torbida, che si e’ raccontata ai fans con la legittima soggettività che ogni penna è libera di metterci, per gli scopi che vuole, caldeggiati o meno. La vicenda ha del grottesco ed è comprensibile il fatto che in molti abbiano sostenuto, sui social, alla vigilia delle elezioni, che per ovvie ragioni il video dal contenuto ignoto, fosse da incriminare. Un contenuto presunto, si immagina, puerile, non innocuo se si guarda al medium, ma forse neanche malevolo od offensivo: solo una battuta da ingenuotti, o come si e’ scritto, di una presunta antipatia della politica per chi porta la legalità? Ai lettori il giudizio. Un fatto e’ vero: una battuta infelice in un momento infelice per ladispoli. Ma in politica, soprattutto nei momenti topici ci si aspetta serietà, soprattutto quando ci si appella alle istituzioni. Pertanto il brindisi resta un fatto da condannare, istituzionalmente e non mediati camente, nonostante il suo connotato di tenuita’ ed opinabilita’ a 360 gradi. (fonte www.baraondanews.it) La posizione di Governo Civico Roberto Garau Rappresentante di Governo Civico Ladispoli esprime profonda indignazione; secondo quanto riportato dagli organi di stampa locali, durante la festa di compleanno di una Consigliera Comunale, alla quale partecipavano altri componenti dell’amministrazione, un Consigliere Comunale ed un Assessore hanno esortato i presenti a brindare, in modo palesemente ironico, alla Guardia di Finanza di Ladispoli ed al suo Comandante. Se i fatti, così come raccontati, fossero confermati, Governo Civico Ladispoli ci tiene ad esprimere il proprio sconcerto in quanto, chi rappresenta un organo istituzionale, non si deve permettere di avere un comportamento così poco etico e di assoluta mancanza di rispetto, nei confronti di chi svolge il proprio ruolo nell’Amministrazione dello Stato. Questo gesto, a nostro giudizio quanto mai deplorevole, ci porta a chiedere le immediate dimissioni di quelli che sono i diretti interessati. Ci stupiamo, inoltre, del fatto che il Sig. Sindaco non abbia preso rapidamente una drastica posizione, nei confronti degli amministratori coinvolti in questa penosa vicenda.

Redazione
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