giovedì, Maggio 2, 2024

Santa Marinella, d’Emilio, ‘’Il fondo solidarietà colpisce anche altri comuni’’

Santa Marinella – Non potevano passare inosservate le dichiarazioni rilasciate dal delegato al Bilancio Emanuele Minghella che, nel suo intervento, aveva attaccato duramente il Pd e il presidente della Regione Lazio Zingaretti, colpevoli, secondo lui, del dissesto finanziario del Comune. A rispondere al consigliere di maggioranza è l’esponente locale del Partito Democratico Pierluigi D’Emilio.
«Non ci stupiamo delle dichiarazioni di Minghella – dice D’Emilio – visto che sapevamo che lui sarebbe andato a parare sul fondo di solidarietà, sulla Regione e su quelli che c’erano prima che ovviamente era il Bacheca.1. Concordiamo sulle sue dichiarazioni dove descrive il grave stato finanziario del nostro Comune ma temiamo che possa ritornare in città il responsabile finanziario e cioè D’Orioles perché non sappiamo quanto ci costerà questo ritorno pro tempore. Apprendiamo che il revisore dei conti ha avuto un importante incarico in Sicilia, certo che se l’incarico in terra siciliana fosse a Messina sarebbe proprio un cattivo presagio, dal momento che la città di Messina ha in itinere proprio un riequilibrio di bilancio piuttosto simile al quello che ci propongono. Il consigliere di minoranza del Pd, Andrea Bianchi, aveva già allertato tutti in merito alle criticità finanziare, ma il Sindaco gli rispose che era colpa della Regione. Argomento che ora viene di nuovo messo sul tavolo dal delegato Minghella. Questo famigerato fondo di solidarietà, non lo paghiamo solo noi, ma anche gli altri Comuni. Ci permetterà quindi il delegato di domandargli, come mai se anche altri Comuni contribuiscono al fondo di solidarietà solo Santa Marinella versa in questo stato? La nostra preoccupazione nasce proprio da quanto scrive Minghella che definisce la situazione di cassa come profilo di elevata criticità. Sicuramente Minghella ricorderà quando il responsabile D’Orioles scriveva proprio in merito alle criticità finanziare e chiudeva il suo lungo documento affermando che l’attuale situazione di cassa, aveva raggiunto livelli di criticità tali, da mettere il responsabile del servizio nella condizione di attivare tutte le azioni che furono poi proposte nel documento del 2016. Adesso come può pretendere Minghella di addossare la colpa di dieci anni di amministrazione ribaltandoli sulla Regione Lazio? Ma è mai possibile che in questa città si vincano per ben due volte le elezioni, si governi con un ampia e solida maggioranza e poi se le cose vanno male la colpa è degli altri? Sarebbe stato più logico che avesse preso atto di questo disastro e si fosse dimesso insieme al sindaco, lasciando nelle mani di un commissario l’amministrazione della città. Adesso vogliamo dircelo chiaramente perché siamo in queste condizioni è perché questa giunta ha portato il Comune sull’orlo del baratro? Sono dieci anni che governano, hanno speso milioni di euro in progettazioni, contributi per feste e iniziative di cui alcune anche di dubbio gusto, si sono inerpicati in opere pubbliche che non vedono luce i cui costi sono aumentati in corso d’opera». «Sinceramente – conclude D’Emilio – non vorremmo essere al posto di questa maggioranza, i cui esponenti vedranno il proprio nome indissolubilmente legato ad un momento che rimarrà nella storia della città come il più buio e funesto di sempre. Però secondo noi un modo per uscire a testa alta c’è, basta avere il coraggio di ammettere che qualcosa non ha funzionato e far decadere il consiglio comunale».

Redazione
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