mercoledì, Maggio 8, 2024

Tpl, in fibrillazione gli autisti di Cerveteri assunti dalla Sab

Cerveteri – Il trasporto pubblico integrato di Cerveteri e Ladispoli, il primo progetto incentivato ed aiutato dalla Regione Lazio che razionalizza costi e percorsi, che integra le esigenze tra due paesi limitrofi che hanno molti servizi in comune, è partito alla grande con adeguamenti di linee e percorsi che non hanno rilevato grandi criticità, anzi, l’ultima inaugurata è stata quella che collega Cerveteri e Ladispoli all’aeroporto internazionale, Leonardo Da Vinci di Fiumicino, risolvendo non pochi problemi ai pendolari che erano costretti a fare un percorso più lungo con altri mezzi di trasporto. Ebbene però, proprio in questi giorni, sembra che un adeguamento della condizione delle maestranze abbia generato un certo malcontento tra queste e che i sindacati di categoria ne abbiano preso atto e che si stiano preparando ad intervenire. Il servizio se lo è aggiudicato attraverso un bando pubblico, una Associazione Temporanea di Imprese tra la Seatour, che già lo svolgeva nella città di Ladispoli, azienda apprezzata e conosciuta sul territorio e la SAB autoservizi, altra rinomata azienda del bergamasco, poco conosciuta sul territorio. Alla base degli accordi c’era che le maestranze delle ditte precedenti che non avessero vinto la gara d’appalto, sarebbero stati assorbiti, in questo caso dalle due aziende vincitrici.
Sembra che a creare lo scontento tra i lavoratori sia un elemento difficilmente da imputare come discriminante ma che per loro lo è: il fatto che mentre tutti gli autisti delle linee precedenti che coprivano Ladispoli con Seatour sono stati riconfermati nella stessa azienda tutti quelli che coprivano Cerveteri sono stati riassunti da SAB.
Il problema però, quello vero, consiste nella diversa organizzazione del lavoro delle due aziende. La SAB, applica una turnazione che prevedendo quarantacinque minuti di sosta ogni quattro ore di guida, comporta che gli autisti, nel complesso, debbano rimanere a disposizione comunque intorno alle dodici ore. Il rappresentante sindacale nella Fit CISL Lazio Marco Davelli che cura il settore, è pronto a giurare che l’applicazione di questa norma è possibile soltanto dove vi sono linee con percorrenze superiori ai cinquanta chilometri, cosa non rispondente alle linee in oggetto. Afferma Davelli: «Ho chiesto un incontro alla SAB e attendo una convocazione. E’ sopportabile solo il periodo di ferie ma è chiaro che superato il quale, un silenzio potrebbe essere interpretato come ostile e si potrebbe pensare ad iniziare azioni di sciopero».
Vito Ferri, il patron di Seatour, tra l’altro azienda capofila dell’ATI, con tono molto accomodante ci dice: «Mi consulterò con i miei legali per far luce sulla norma applicata da SAB e penso entro la prossima settimana di riuscire in qualche modo a risolvere il problema. Confido nella collaborazione di tutti per continuare in un progetto di punta che fino ad ora ha dato non poche soddisfazioni ai comuni e agli utenti».
Non si capirebbe d’altronde come si potrebbe non trovare una soluzione ad un problema che porterebbe ad indebolire nell’azione e nell’incisività un progetto voluto da tutti, sbandierato dalla politica come d’avanguardia e punto di riferimento e di esempio per altri comuni che aggregando alcuni servizi partecipano a dei benefici considerevoli anche a livello statale per quanto riguarda la concessione di maggiori contributi e di minori tagli.
(Seapress)

Redazione
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