venerdì, Novembre 1, 2024

Castelli Romani, frode fiscale da 18 milioni di Euro: 16 misure cautelari e sequestri patrimoniali

Castelli Romani – Ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti di 16 persone ritenute responsabili, unitamente ad altri 5 indagati, di una frode fiscale di circa 18 milioni di euro. L’operazione, condotta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza, ha portato anche al sequestro di beni per oltre 1,5 milioni di euro, fra cui 130 reperti archeologici recuperati al patrimonio culturale dello Stato. Le indagini hanno portato a scoprire un giro di fatture false finalizzate all’evasione dell’IVA nel commercio di prodotti informatici e ad assicurare ingenti, e indebiti guadagni agli autori della frode. Gli accertamenti avevano riguardato inizialmente una società di Ciampino che, in un anno, aveva acquistato prodotti hi-tech per oltre dieci milioni di euro: successivamente si sono estesi fino all’individuazione di una miriade di società che, intestate a compiacenti teste di legno e sprovviste di qualsivoglia struttura operativa, erano funzionali alla realizzazione della frode all’IVA cosiddetta “carosello”. Queste ultime infatti venivano interposte, solo formalmente, nella compravendita delle partite di merce, con lo scopo di assumersi l’integrale debito IVA, che non veniva mai versata all’Erario. Le imprese effettivamente destinataria della merce, invece, maturavano consistenti crediti di imposta nei riguardi dello Stato e, grazie al risparmio conseguito con il mancato versamento dell’IVA, potevano praticare prezzi estremamente competitivi in danno agli altri operatori rispettosi delle regole. Le Fiamme Gialle del Gruppo di Frascati hanno individuato tutti i membri dell’organizzazione, ognuno dei quali con ruoli ben definiti, capitanati dall’”imperatore” o l’ammiraglio”, come era chiamato il dominus dai suoi complici, che dirigeva e coordinava l’attività da una casa popolare di Civitavecchia. Sulla base degli elementi raccolti dai militari, il Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Velletri ha disposto il sequestro preventivo di 5 immobili, di denaro contante, automezzi e quote societarie, finalizzato alla confisca per equivalente in relazione alle imposte evase, agli interessi e alle sanzioni. Nel corso di una delle perquisizioni domiciliari presso le abitazioni degli indagati, è stato anche scoperto un piccolo museo privato, costituito da 130 preziosi reperti di età etrusca, romano-imperiale e repubblicana, che sono ora in mostra al Museo Tuscolano di Frascati.

Redazione
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