giovedì, Maggio 2, 2024

ELEZIONI 2017: IL PANORAMA POLITICO SI VA DEFINENDO…

Il panorama politico cittadino si va definendo e si arricchisce di nuova presenze; intanto perché nuova ma anche per il fatto che si tratta di una donna e dunque di un valore aggiunto. Il Patto civico per Cerveteri, raggruppamento di centro destra, dopo qualche leggera convulsione propone una candidatura al femminile per lo scranno di primo cittadino. E’ una buona cosa in una realtà dove l’emancipazione-Donna non è in cima ai pensieri o nel sentire della compagine sociale. Mi arrogo il diritto di lanciare alla candidata un “in bocca al lupo”. Cambiando argomento il Partito democratico ha officiato il rito congressuale applicando alla lettera le norme regolamentari e garantendo correttezza e trasparenza: risultato importante realizzato dalla delegata provinciale. La spaccatura verticale del partito è stata certificata e rispecchiata fedelmente nella conta finale talché due minoranze, alleandosi, sono diventate maggioranza; una maggioranza si è trasformata in minoranza. Sembra di vedere un vecchio film sull’Italia anni Sessanta/Settanta quando i governi e le maggioranze dipendevano dal 1,5 del partitino ago della bilancia. Qualcosa del genere si è visto a viale Manzoni; ma In Democrazia ci sta! Per quanto riguarda la governabilità è tutto da studiare; c’è una maggioranza troppo debole per garantire una linea politica; così come c’è una minoranza troppo forte per starsene con le mani in mano. Ora si passa alle primarie, questo nuovo balsamo che sana tutte le ferite non indicheranno un leader, che è un’altra cosa, ma il candidato a sindaco del centrosinistra; non risolveranno, anzi accentueranno la spaccatura e, dunque, l’ingovernabilità del partito. Il che non riguarda soltanto i militanti PD ma la comunità Cerveterana lì dove la nuova Amministrazione che uscirà dalle prossime elezioni nel caso vincesse il centrosinistra non avrà una maggioranza omogenea. O nella circostanza opposta di una vittoria del centrodestra, anche se meno probabile, ci sarà una opposizione debole e insicura. Siamo ancora alle tattiche elettorali e di presentazione delle candidature, le dichiarazioni d’intenti sono tutte un po’ uguali; la tradizionale e stucchevole lamentazione sugli errori e pasticci del Governo in carica ma si rimane generici fino alla inconsistenza politica per ciò che riguarda il “Che fare?”. Ora, dato che le differenze partitiche prettamente ideologiche sono quasi scomparse all’elettore rimane un solo argomento per accordare il proprio consenso: il Programma o, come si dice oggi, l’offerta politica. Quindi un accorato appello a tutti i gruppi politici in lizza: non raccontateci più quello che Pascucci doveva fare e non ha fatto; diteci piuttosto cosa farete voi elencando i problemi e i mezzi per risolverli. Ringraziando fin da subito.
Antonio Sannino

Redazione
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