venerdì, Maggio 3, 2024

IL MINISTERO DELLA VERITÀ

Cos’è il Ministero della Verità? Questo Ministero, che viene realizzato nel libro Orwelli G. Orwell, si prefiggeva di avere il monopolio sulla verità nel dibattito pubblico, ma in realtà serviva a propagandare la sola verità comoda al regime, impedendo la diffusione di informazioni non conformi al pensiero imposto. La questione viene sollevata all’indomani delle dichiarazioni della sconfitta di Hillary Clinton relative alle “Fake News“. Questa volontà di gestire le notizie, sono state fatte proprie da altri grandi attori internazionali, a livello politico e mediatico, che di fatto intendono decidere quali informazioni possano circolare e quali no. In effetti seguendo perfettamente lo stile Orwelliano viene ipotizzata la creazione di una specie di Ministero della Verità. Tale desiderio è stato prontamente ripreso anche in Europa e in Italia, per mezzo della Boldrini, la quale si è immediatamente schierata a favore dell’istituzione di questo organo garante . Dovremmo tenere ben presente questo scenario perché è il primo rischio di un’operazione di questo tipo, dove qualcuno pretende di avere il monopolio della verità. Inizia quindi la battaglia alla contro-informazione, l’informazione alternativa ai poteri, i quali vogliono organizzarsi per impedire la circolazione di notizie, argomentazioni, fatti che non riescono a controllare, per silenziare coloro che stanno tentando di aprire gli occhi su delle realtà evidentemente sgradite e pericolose peril mantenimento dello “status quo”. i media graditi sono evidentemente tutti gli altri. Il responsabile più grande è il web, ed è qui che vogliono intervenire, con blocchi, oscuramenti, finanche alla impossibilità di ricavare sovvenzioni dalla pubblicità, unica fonte di sostentamento per chi non ha sovvenzioni pubbliche. Il caso recente e più noto è quello di Google che ha deciso unilateralmente e irrevocabilmente di rimuovere tutte le procedure di monetizzazione attraverso gli annunci ADSense sul sito di Byoblu. Questo sito, noto ai navigatori del web, è tra i più conosciuti ed apprezzati, per la sua serietà e completezza informativa, anche se vista da altra prospettiva, ora rischia concretamente di chiudere. Basta ricordare che a gran parte dei media ufficiali, anche se da sempre, ma in modo sistematico negli ultimi decenni, ha mancato l’obiettivo del controllo sulle notizie. Innumerevoli sono gli esempi a sostegno di quanto espresso, basta citarne alcuni tra i più clamorosi: a) la guerra in Iraq si basò su 935 menzogne dette da Bush jr e dal suo entourage all’opinione pubblica, (come riportato da Charles Lewis, 935 Lies: The Future of Truth and the Decline of America’s Moral Integrity, 2014); b) Una parte considerevole della nostra stampa ha ignorato che gran parte dei ribelli siriani non erano civili inermi, ma terroristi: ora che Aleppo è stata liberata si scopre che ci sono armi statunitensi, bulgare, tedesche, francesi… Un vecchio adagio diceva che l’informazione, dovrebbe essere il cane da guardia del potere perché è da lì che arrivano le bugie pericolose. Inutilmente la propaganda di regime cita miglioramenti con i numeri sull’occupazione: ma in realtà le persone sanno se lavorano o no, e se guadagno più o meno di prima. Pertanto quanto ci viene detto è facilmente riscontrabile nella vita quotidiana. D’altronde già J.F. Kennedy diceva: puoi ingannare qualcuno per sempre e tutti per un po’, ma non puoi ingannare tutti per sempre. Se la Boldrini riuscisse a realizzare il suo ideale, sarà un organo dello Stato a sancire quali notizie sono “false” e quali “vere”. La presidenza della Camera, organo dello Stato,raccoglierà le denunce dei debunker che ha scelto (come?) lei e poi farà sopprimere le notizie ritenute “false” da loro, eventualmente punendo i diffusori delle dette notizie false. Insomma opererà la censura. La censura di Stato contro le notizie che non approva. Orwell, non poteva essere miglior profeta. Amedeo Armeni

Redazione
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