giovedì, Maggio 2, 2024

La cena di Tidei e Luciani indigesta per il Pd

Civitavecchia – Il giorno dopo la cena della riappacificazione tra TIdei e Luciani, il Pd lo dedica al silenzio e alle tessere. Se è vero che solo ieri si sono registrati quasi 300 iscritti e giovedì erano stati altri 370 (in totale si è al momento a quasi 1700 tessere sottoscritte, con una giornata ancora a disposizione, domani, prima della chiusura), al congresso che dovrebbe tenersi il 14 e 15 ottobre torneranno a poter votare in circa 2000 persone per eleggere il nuovo segretario.
Chi invece parla, è Mdp. Con un comunicato che non fa cenno alla cena svoltasi a casa di Alessio Gatti, ex assessore e consigliere Ds, ma che tra le righe finisce addirittura per dettare la linea del Pd.
«La posizione di Mdp art.1 insieme per il Lazio è una e inequivocabile. Ripartendo dall’esperienza di buon governo della Regione Lazio, siamo convinti che la sinistra avrà la forza e la capacità di governare soltanto dopo una ritrovata unità sia in città che nel Paese tutto. Per questo a quanti ad oggi hanno chiesto di incontrarci, abbiamo ribadito, che il raggiungimento di questo obbiettivo si può ottenere anche attraverso lo svolgimento di un congresso del PD locale in un clima unitario. Un clima, che favorisca un rinnovato e forte interesse al centro sinistra, tramite una Segreteria di garanzia, ed un direttivo che rispetti equamente le diverse anime interne. Questo affinché si possano sviluppare, seppur da posizioni diverse, progetti politici ed amministrativi a favore esclusivo della cittadinanza tutta. Se ciò non dovesse accadere, saremo pronti a valutare gli scenari che si apriranno e a progettare la nostra idea di Città e di società, con quanti nel centro sinistra, condivideranno un percorso nel nome della ritrovata unità di cui parlavamo».
«Abbiamo partecipato – dichiara il segretario Pier Franco Peris – ad un incontro con una delegazione non certo ‘‘carbonara’’: Enrico Luciani, il consigliere regionale Gino De Paolis ed il sottoscritto e dall’altra parte avremmo dovuto trovare Pietro Tidei, ex sindaco ed ex parlamentare, e la deputata Marietta Tidei, oltre allo stesso Gatti, che fa parte del direttivo del Pd. Quindi credo che ci fossero tutti gli interlocutori per parlare di politica, come del resto è avvenuto anche se per un impegno all’estero l’onorevole Marietta Tidei non ha potuto partecipare».
«E’ stata una iniziativa personale – spiega la stessa onorevole Tidei – di Alessio Gatti per cercare di riaprire un dialogo nel centrosinistra. Sono dovuta partire per Berlino, altrimenti non avrei avuto difficoltà a partecipare all’incontro, perché credo si debba e si possa parlare con tutti, purché in un clima di rispetto reciproco».
Ma il segretario del Pd, il gruppo consiliare e gli altri componenti della direzione erano informati dell’iniziativa? «Si fanno tanti incontri – risponde Tidei -, non è che si parli preventivamente di ogni singola riunione. Comprendo che con i cinquestelle al governo della città ci sia poco da dire e che quindi tutto faccia notizia, soprattutto ciò che fa Tidei, di cui tanti si sentono orfani, ma non credo che questo incontro possa o debba essere fonte di polemiche interne al Pd, alla vigilia di un congresso che auspico si possa svolgere serenamente».
In realtà, la linea discussa preventivamente nel Pd era quella di dialogare con tutte le varie anime del centrosinistra, tranne – al momento – che con Enrico Luciani, con il quale i rapporti fino a pochi giorni fa erano a dir poco improntati all’alta tensione, se non allo scontro aperto.
Qualcuno tra i dem pare vi abbia riletto, in una fase di difficoltà per Tidei, sotto attacco con il tesseramento da lui stesso attribuito ad una ‘‘opa’’ esterna ostile e con la campagna elettorale per le politiche alle porte per la ricandidatura di Marietta Tidei, una riapertura a Luciani per cercare di ricreare un asse in grado di reggere all’urto di attacchi da dentro e fuori il partito. Quasi che alla fine, i due nemici si possano rafforzare a vicenda disegnando una inedita e sorprendente alleanza, come a suo tempo lo stesso Tidei ha fatto con Gianni Moscherini.
Manovre difficilmente comprensibili dall’elettorato e che alla fine non è detto che facciano bene alla causa della riunificazione del centrosinistra.
Intanto, mentre a metà ottobre si potranno ‘‘pesare’’ i nuovi equilibri interni al partito, la componente che fa riferimento a Claudia Feuli ‘‘acquisisce’’ ufficialmente anche il suo consigliere comunale, visto che finora si era parlato del binomio Feuli-Mecozzi, con quest’ultimo che però non era neppure iscritto al Pd e che, a quanto pare, domani entrerà ufficialmente nel partito. (Seapress)

Redazione
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