sabato, Aprile 20, 2024

Privilege, niente ricusazione per il curatore fallimentare

Niente ricusazione per la curatrice fallimentare della Privile Yard Daniela La Rosa. A deciderlo il giudice Andrea Bianchi. In sintesi il giudice che aveva avuto da parte di alcuni creditori la richiesta di sostituire la curatrice fallimentare per inadempienze che secondo i creditori ci sarebbero state nel portare avanti il fallimento, ha ritenuto non opportuno il suo giudizio riversando le eventuali decisioni e responsabilità sul comitato dei creditori che insieme alla De Rosa sta portando avanti il fallimento. Un fallimento che si fa sempre più complicato. Notizia di questi giorni è l’istanza di sospensione relativa alla vendita dello scheletro della P430. Nei mesi scorsi c’era infatti stata l’offerta della maltese Royalton Investments limited con una offerta di circa 13 milioni e 100 mila euro. I legali della Air Impianti hanno infatti effettuato questo atto a tutela dei propri clienti in quanto, secondo loro, il prezzo di vendita dello scafo sarebbe troppo basso a fronte del reale valore dell’imbarcazione. Secondo i legali della Air Impianti il solo ferro presente nello scafo avrebbe un valore se venduto a parte di più del doppio del prezzo di vendita dell’intero scafo. Ora la palla passa al comitato dei creditori che fino ad ora ha lavorato gomito a gomito con la curatrice fallimentare. Un rapporto che potrebbe iniziare a scricchiolare dopo la decisione del giudice che di fatto responsabilizza ancor di più il comitato nei confronti dei creditori stessi. (seapress)

Redazione
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