“Era nel programma elettorale ed è stata da sempre la nostra idea: fare del Consiglio regionale del Lazio un organismo totalmente eletto dai cittadini e in cui la presenza dei due generi, uomo-donna, sia il più possibile, non solo garantita, ma favorita”.
Lo dichiarano in una nota Gino De Paolis, capogruppo, Marta Bonafoni, Daniela Bianchi e Rosa Giancola, consigliere di Insieme per il Lazio, commentando l’approvazione in aula della nuova legge elettorale per la Regione Lazio.
“Via il listino quindi – proseguono – che garantiva l’elezione diretta di dieci persone scelte direttamente dal presidente, e dentro la doppia preferenza di genere, cioè la possibilità per l’elettore di esprimere due preferenze, per due candidati appartenenti alla stessa lista e di sessi differenti, e introdotto contestualmente il limite del 50 per cento ai candidati dello stesso sesso nelle liste circoscrizionali”.
Accanto a questo è stato istituito il divieto del terzo mandato consecutivo per il Presidente della Regione. De Paolis, Bonafoni, Bianchi e Giancola appoggiano la scelta del presidente Nicola Zingaretti “di lasciare la parola al consiglio, che per mesi ha dibattuto, prima in una commissione speciale presieduta dall’opposizione, poi nella commissione riforme istituzionali presieduta dal consigliere Bellini, intorno ad una proposta che rispettasse il criterio di democrazia e di parità, di rappresentanza e governabilità. Per noi – aggiungono da Insieme per il Lazio – un altro importante risultato che questa amministrazione ha portato a casa, nel rispetto delle promesse fatte e coerente con una visione di insieme”.
“Le regole valgono per tutti e si scrivono quindi unitamente alle opposizioni – ha specificato nel suo intervento in aula Zingaretti rivolto alle forze politiche rappresentate in consiglio – e per noi anche questo è un segno politico e motivo di apprezzamento: si poteva procedere a colpi di maggioranza, strozzando il dibattito, si è scelta la democrazia. Il voto della legge all’unanimità ne è la dimostrazione”.