venerdì, Maggio 3, 2024

L’avvocato Nocera: ’’Aec, il Comune è obbligato a provvedere all’assistenza scolastica del disabile’’

C’era qualcosa che non quadrava nei movimenti e nelle manovre nate intorno alla questione dei tagli operati dal comune nell’assegnazione delle ore di assistenza ai bambini disabili delle scuole elementari. Le lamentele che arrivavano alla nostra redazione, di mamme disperate e confuse, hanno prodotto già due articoli sull’argomento e il nostro impegno a trattare la questione nell’interesse esclusivo della difesa del diritto all’assistenza dello scolaro disabile garantito dalla Costituzione e sancito dalla Convenzione ONU sul diritto alle Persone con disabilità, approvata il 13 dicembre 2006, ratificata dall’Italia con la legge n. 18 del 3 marzo 2009. E da qui siamo partiti. «Nella riunione della scorsa settimana – ha dichiarato il sindaco Pascucci – abbiamo deciso di dare vita ad un Comitato congiunto tra Amministrazione comunale e famiglie per chiedere agli Enti Sovracomunali di considerare tutti quei servizi, oggi ritenuti facoltativi come l’AEC, come essenziali ed obbligatori. Ho deciso quindi di interrompere, dopo 12 giorni consecutivi, lo sciopero della fame per abbracciare una nuova e più forte forma di protesta che potesse coinvolgere anche le famiglie e portare all’attenzione degli organi sovracomunali questa battaglia così importante». Per questo pomeriggio alle ore 17 è convocato un nuovo incontro sul tema, sempre al Granarone. Si cerca di trovare la contrapposizione di interessi esistente nella volontà di sindaco ed amministrazione comunale di promuovere un comitato congiunto che come vedremo per assolvere il suo compito, almeno quello dichiarato, dovrebbe ‘’far male’’ a se stessa. E si, perché la legge c’è. E’ nella Costituzione, è nelle varie sentenze dei vari organismi che fanno giurisprudenza, è nell’invalicabilità di un diritto costituzionale che non prevede che un ente locale possa appellarsi a situazioni di bilancio per negarlo. Si è deciso allora di sentire un esperto, l’avvocato Salvatore Nocera, dirigente della Federazione italiana per il superamento dell’handicap (Fish), responsabile dell’area normativo-giuridica dell’Osservatorio dell’Aipd sull’integrazione scolastica e curatore del sito dell’Associazione italiana persone down, sul quale si possono trovare le schede riguardanti questa normativa: www. aipd.it (cliccando su scuola poi su schede normative e compaiono oltre 640 schede sulla normativa). L’avvocato oggi è a Rimini all’undicesima edizione del convegno internazionale ‘‘La qualità dell’inclusione scolastica e sociale’’, organizzato dal Centro Studi Erickson, per presentare un suo libro pubblicato dal Centro in questi giorni proprio sui decreti delegati applicativi della legge sulla buona scuola. L’avvocato Nocera, un’autorità nel settore dice: «Nella sentenza della Corte Costituzionale n. 275 del 2016, proprio a proposito dei compiti dei comuni per l’assistenza per l’autonomia e la comunicazione, la Corte dice chiaramente che il nucleo essenziale del diritto allo studio degli alunni con disabilità non può essere assolutamente né ridotto né violato per motivi di bilancio. Quindi dovreste suggerire alle famiglie che facciano immediatamente una diffida al comune dando un termine massimo di una settimana. Laddove il comune non provveda facciano subito un ricorso collettivo addirittura rivolgendosi al tribunale civile del luogo di competenza, suppongo, sia proprio a Civitavecchia. Basta un civilista e nell’arco di una decina di giorni ottengono tutti la sospensiva con l’obbligo del comune di nominare gli assistenti». E allora, il comitato congiunto che tende ad ottenere una legge nazionale? «E’ veramente una follia, ma già le ripeto, a parte questa sentenza del 2016, che dice che è un diritto costituzionale, quindi quello di avere gli assistenti, ma già tale diritto era previsto nientemeno che all’articolo 13 comma 3 della legge 104 del 1992. E’ da allora che esiste questo obbligo dei comuni per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria. Ribadito quest’obbligo nel decreto legislativo n. 112 del 1998 all’articolo 139, che proprio alla lettera c ribadiva l’obbligo dei comuni di garantire il trasporto gratuito e l’assistenza per l’autonomia e la comunicazione nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria. Ripeto è’ una pura assurdità. Tutto già esiste. Vanno a perdere tempo inutilmente. Facessero, invece, causa al comune avanti al tribunale civile con l’articolo 700 del codice di procedura civile per ottenere immediatamente la nomina di questi assistenti. L’obbligo dei comuni è stato sempre chiarito senza alcun dubbio». (seapress)

Redazione
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