mercoledì, Maggio 8, 2024

Consiglio, prima votazione infruttuosa per il presidente

Consiglio comunale breve ma scoppiettante quello che si è appena concluso all’Aula Pucci. In seconda seduta è stato votato il presidente del consiglio comunale sotto la presidenza ad interim di Elena D’Ambrosio. Erano necessari più di 16 voti ma la presenza di 10 consiglieri più il sindaco ha reso naturalmente infruttuosa la votazione. Quasi tutti i consiglieri presenti (tutti di maggioranza) hanno votato scheda bianca tranne due che hanno votato Righetti, uno che ha votato Rolando La Rosa e uno che ha votato l’ex portavoce del sindaco Tidei Fabio Angeloni (ovviamente il voto è andato nullo).
Il sindaco ha poi preso parola spiegando nuovamente l’iter che ha portato alla votazione del presidente del consiglio comunale, attaccando poi la stampa locale per aver aumentato a suo dire lo scontro rispetto ad un percorso per lui chiaro e senza dubbi.
Sono state ratificate le dimissioni di Raffaella Bagnano. A succederle Rosanna Lau che ha inviato una nota in cui spiegava che per motivi di salute non poteva supportare la causa di Cozzolino come avrebbe potuto. Nell’elogiare la giunta Cozzolino la Lau ha dichiarato:
“Davanti a tutte queste difficoltà i nostri ragazzi e il nostro sindaco non si sono mai arresi, neanche quando la parlamentare di riferimento del Movimento, sulla quale noi tutti avevano risposto grandi aspettative, ha cercato, cospirando con l’opposizione, di mandarli a casa: neanche quando due nostri consiglieri, per fortuna usciti dal Movimento Cinque Stelle, visto che hanno tradito da subito l’impegno che avevano preso con i cittadini, hanno provato e provano ancora, insieme alla opposizione, a far cadere questa amministrazione”.
Un chiaro attacco alla deputata Marta Grande da una consigliera comunale in pectore. Un fatto che farà discutere anche a livello nazionale viste le imminenti elezioni politiche.
In seconda seduta è stata votata la proposta di risarcimento legata ad un debito fuori bilancio milionario nei confronti della società Beg. La maggioranza ha attaccato la giunta Moscherini spiegando che quei soldi (1,8 mln di euro) si sarebbero potuti spendere in modo migliore rispetto a pagare gli errori fatti in passato. Sull’argomento sono intervenuti l’assessore Manuedda e l’assessore Tuoro spiegando che senza il lavoro della giunta i danni per il Pincio sarebbero stati ancora più grandi.

Redazione
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