sabato, Maggio 4, 2024

Ladispoli, M5S: ’’Tutelare libertà di stampa e condannare atti vandalici a sfondo razziale"

A seguito di un atto vandalico subito da un Consigliere comunale, apprendiamo che qualche giorno prima, lo stesso si era scagliato contro una testata giornalistica locale per aver scritto un articolo riguardante delle conversazioni di partito pubblicate sulla pagina di un altro Consigliere.

La libertà di stampa rappresenta una delle manifestazioni fondamentali della libertà individuale e permette ai cittadini di controllare l’operato delle forze al potere.

La libertà di stampa è garantita dall’articolo 21 della Costituzione ma nonostante questo l’Italia non figura nella top ten dei paesi con maggiore libertà d’informazione, anzi in base al report di RSF (reporters sans frontieres) nel 2017 si classifica 52esima.

Questo significa che l’informazione che ci arriva tramite giornali e tv è almeno in parte controllata e subisce pressioni e intimidazioni.

Per questo, quando un esponente della politica locale si scaglia contro una testata giornalistica che, insieme ad altre, cerca di informare con puntualità i nostri concittadini, viene spontaneo chiedersi quale sia il confine. Lamentarsi di un’informazione veritiera e non faziosa è da considerarsi come una ingerenza.

Il lavoro del giornalista e quello del politico non possono essere accumunati, ognuno deve fare il proprio lavoro al meglio e nel rispetto della libertà di stampa e del lavoro che i giornalisti svolgono sul nostro territorio.

Ci Auguriamo che il Sindaco si dissoci dalle affermazioni del suo Consigliere e che si impegni affinché i giornalisti possano svolgere il loro lavoro in piena libertà senza subire limitazioni alla libertà di stampa.

D’altro canto ci teniamo ad evidenziare la posizione del M5S, come già fatto in altre circostanze, contro tutte le forme di offesa razziale come quelle risaltate alla cronaca in questi giorni. Le scritte comparse sotto casa del Consigliere (che ci rifiutiamo di riportare) sono prima di tutto una fonte di discriminazione verso una minoranza ben inserita nella comunità (anche se forse non abbastanza visto quello che è successo).

Maggioranza ed opposizione dovranno lavorare insieme affinché questo clima di odio venga quantomeno smorzato e per farlo serviranno progetti di integrazione che coinvolgano tutta la cittadinanza, partendo delle generazioni più giovani.

La nostra città è da tempo scenario di vicende di questo tipo e ci auguriamo che parlandone apertamente si possa risvegliare una coscienza collettiva.

Redazione
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