domenica, Maggio 5, 2024

Tarquinia, maestra sospesa, Mencarini ’Venga fatta luce al più presto’

Tarquinia – Quando ancora le indagini non sono giunte alla conclusione, il processo alla maestra di Tarquinia sembra invece essere già iniziato. L’insegnate, oggetto di un’indagine della Guardia di Finanza coordinata dalla Procura di Civitavecchia, a seguito della segnalazione di alcuni genitori, continua ad essere oggetto di commenti sui social con le opinioni dei cittadini che si dividono tra chi condanna il presunto comportamento illecito contestato dagli inquirenti, «maltrattamenti aggravati su bambini di tre e quattro anni» e chi invece ne elogia le capacità, ricordando una maestra esemplare dolce e premurosa. Mentre il dibattito si moltiplica, c’è chi non manca di ricordare comunque che l’insegnate va considerata innocente finché non c’è condanna definitiva.
Il caso della maestra della scuola dell’infanzia di Tarquinia sospesa per sei mesi, dopo ben 40 anni di carriera, senza alcuna macchia, è stato oggetto di un intervento anche da parte del sindaco Pietro Mencarini che ieri mattina con una breve nota ha voluto invitare la comunità alla cautela auspicando quanto prima piena luce sui fatti. «La scuola, tramite la dirigente, ha agito nel pieno rispetto della sua autonomia ma comunque da parte dell’amministrazione comunale, vista la delicatezza del caso, c’è un attento monitoraggio della situazione, sempre nei limiti delle proprie competenze – afferma il sindaco Mencarini – Non vogliamo che si apra anzitempo una caccia alle streghe – prosegue il primo cittadino – perché le indagini, prontamente avviate, sono ancora in corso; ma, nell’interesse dei bambini, degli insegnanti e della scuola tutta auspichiamo che venga fatta al più presto piena luce sui fatti».
Dagli ambienti scolastici, nulla trapela, con la dirigente Dilva Boem che ha invitato i genitori della sezione coinvolta dai fatti a mantenere il più stretto riserbo sulla vicenda, essendo ancora in corso le indagini. A breve si attende quindi una decisione del giudice su una vicenda che scuote gli animi dei cittadini. I fatti contestati risalgono a marzo 2017 quando, alcuni genitori si sono rivolti alla Guardia di Finanza per segnalare comportamenti anomali dei loro figli. Altri alla stessa dirigente. A maggio la decisione degli inquirenti di ricorrere alle intercettazioni ambientali e videoriprese durate un mese. Poi la richiesta del pm, ad ottobre, di procedere con la sospensione della maestra. Richiesta respinta dal gip Bartolozzi che non avrebbe ravvisato nei comportamenti dell’insegnante neanche il cosiddetto ‘’abuso dei mezzi di correzione’’.
Il pm D’Amore si è poi rivolto al Riesame che ha invece accolto la richiesta, con la Finanza che lunedì ha notificato il provvedimento interdittivo della sospensione per sei mesi. L’accusa parla di schiaffi, strattoni e tirate d’orecchie a bambini di 3 e 4 anni e di ‘’violenza fisica e psicologica". Sarà il tribunale a stabilire con esattezza la verità che molti attendono.

Redazione
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